Il centrocampista dello Spezia ha toccato molti temi in una lunga intervista rilasciata a Dazn

Intervistato da Dazn nel format Dazn Talks, il centrocampista dello Spezia Salvatore Esposito ha toccato diversi temi.

SULLA SALVEZZA. “Siamo appena sopra alla terzultima posizione e non esiste essere tranquilli. Noi guardiamo a noi stessi perché siamo padroni del nostro destino. Quando si avvicina una partita così importante, c’è attenzione sin dall’inizio ed è innegabile che ci sia un pizzico di tensione in più”.

SUL GOL AL MILAN. “Farlo csì è stato ancora più bello. Ho sempre calciato le punizioni, ma quello è stato il momento perfetto. Quei tre punti ci danno l’opportunità di giocarci tutto ora e ci hanno dato fiducia per le prossime gare”.

SULL’AMBIENTE. “La differenza con la B si vede e devi ambientarti in fretta. Devi essere veloce con il pensiero e sto entrando nei meccanismi”.

SU AMPADU. “E’ un calciatore da top club e non è un caso se è del Chelsea. Ha giocate incredibili”.

SUL PUBBLICO E LA SQUADRA. “I tifosi sono vicini al campo e si percepisce il calore. Inoltre ho un tecnico che ti dà fiducia e i compagni che ti aiutano”.

SU DE ROSSI. “Vederlo allenatore è stato strano, poi mi sono sciolto. A fine partita ci sentiamo e dopo quella contro il Milan mi ha fatto i complimenti per la prestazione, non per il gol”.

SU EKDAL. “E’ un leader silenzioso, parla poco, ma quando serve. Vorrei rubargli questa caratteristica”.

SUGLI ATTACCANTI. “Nzola è un burlone, Verde il mio punto di riferimento, ma ho un buon rapporto anche con Maldini”.

SUL FIORETTO SALVEZZA. “Sta crescendo il baffo, poi forse un tatuaggio”.

SULLA NAZIONALE. “Era uno stage, finii nel gruppo di De Rossi e sbagliati tutto per via dell’emozione. Poi hanno chiamato perché Mancini mi voleva. Mi si è gelato il sangue”.