L’ex capitano e bandiera dello Spezia spera ora in una chiamata per allenare in Italia

E’ terminata l’esperienza dell’ex aquilotto Roberto Bordin quale C.t. della Moldavia.

L’ex capitano dello Spezia, 157 presenze e 14 gol in maglia bianca, lascia il suo incarico dopo aver terminato il Girone di Qualificazione ai prossimi mondiali in Qatar senza essersi qualificato, ma avendo contribuito a rilanciare anche a livello internazionale il calcio moldavo.

“Ho fatto un contratto da febbraio a novembre per gestire le qualificazioni di Qatar 2022. E’ finita ma sono soddisfatto per il cammino, per la mia crescita, per quella della squadra: abbiamo fatto un solo punto ma prestazioni importanti dei giocatori. In Scozia meritavamo il pari e abbiamo perso solo 1-0, io devo analizzare il percorso del gruppo e del movimento. Dopo due anni che non si vinceva lo abbiamo fatto contro l’Azerbaijan“. le sue parole rilasciate ai colleghi di Tuttomercatoweb.com

L’ex aquilotto non nega la voglia di poter avere un’esperienza da allenatore in Italia.

“Sono in attesa. Mi sono fatto un bagaglio internazionale importante, allo Sheriff e al Neftchi. Sono soddisfatto di come sono andate le annate. In Italia ho fatto tutte le categorie nello staff, l’esperienza non mi manca e me la sono fatta ovunque“.

Con la situazione allenatore molto ingarbugliata in casa Spezia dove potrebbe non restare Thiago Motta il nome di una bandiera come Bordin potrebbe magari diventare un nome buono assieme a quelli dei vari Nicola, Maran, Giampaolo e Venturato.

“Mi piacerebbe aver la possibilità di allenare in Italia. So che non è semplice ma sono qui che aspetto una chiamata, anche se all’estero mi sono trovato bene: ho avuto la fortuna di avere club organizzati. Ora tornerei più che volentieri a casa mia“.