Almeno sette i calciatori nigeriani “parcheggiati” tra Lavagnese e Valdivara 5 Terre tra il 2013 e il 2018. I precedenti, sia in Italia che all’estero, sorridono allo Spezia
L’odierna sentenza emessa dalla FIFA nei confronti dello Spezia bloccherà le prossime quattro sessioni di calciomercato delle Aquile a partire dal Gennaio 2022 (LEGGI QUI).
La Società di via Melara ha comunque intenzione di ricorrere dopo le sanzioni emesse dal massimo organo mondiale del calcio (LEGGI QUI).
Anche perchè chi ha commesso tali irregolarità non è al momento più presente nella dirigenza dello Spezia Calcio.
I fatti si riferiscono all’epoca di proprietà di Gabriele Volpi in una finestra temporale che va dal 2013 al 2018.
Chi erano i giocatori portati in Italia e parcheggiati nelle due società dilettantistiche di Lavagnese e Valdivara 5 Terre?
I giocatori venivano prelevati dall’Accademia di calcio dell’F.c. Abuja, di proprietà anch’essa di Volpi, e “parcheggiati” per almeno sei mesi nelle due società dilettantistiche di Lavagnese e Valdivara 5 Terre.
A Lavagna, in Serie D, sono finiti quelli che poi hanno fatto maggior carriera ossia i vari Umar Sadiq, Abdullahi Nura, David Okereke, ma anche Theopilus Awua.
Nura e Okereke vanno anche a segno con la formazione di Lavagna: il terzino nel 2013 nel derby contro il Rapallo Bogliasco, l’attaccante contro gli spezzini della Fezzanese nel 2015.
Nel Valdivara 5 Terre, al momento dei fatti militante nel campionato di Eccellenza, vengono invece “girati” Chukwuemeka Iroanya, Abiola Bankole Ejalonibu e Taiwo Hamid Olonisakin.
Casi simili: ecco cosa successe a Roma, Barcellona, Atletico Madrid e Chelsea
Lo Spezia dunque presenterà ricorso anche perchè i fatti risalgono al lasso di tempo dal 2013 al 2018 sono una gestione differente a quella attuale.
In Italia un caso simile lo subì la Roma nella stagione 2005/2006.
Allora i giallorossi indussero Mexes alla separazione dall’Auxerre con il giocatore, il procurato e il diesse Baldini che erano convinti di potersi svincolare a parametro zero.
La FIFA obbligò la Roma a sborsare 8 milioni di euro per il giocatore e bloccò il mercato in entrata dei giallorossi.
In appello il club romano vide l’esborso ridotto a 7 milioni e il mercato bloccato solo per la sessione invernale del gennaio 2006.
Anche all’estero ci sono stati casi simili come quello del Barcellona che nel 2015 si vide negare qualsiasi operazione in entrata per violazioni nel tesseramento di calciatori minori di età, tra cui il sudcoreano Lee Seung-Woo che in seguito militò nell’Hellas Verona.
Anche in questo caso sentenza ridotta a soli sei mesi in appello, ma Arda Turan e Aleix Vidal furono costretti ad aspettare proprio quei sei mesi per scendere in campo con la maglia blaugrana.
Sempre in Spagna simile la vicenda dell’Atletico Madrid bloccato per due sessioni di mercato. In questo caso Vitolo, acquistato in una sessione bloccata fu prestato al Las Palmas.
Il caso più recente riguarda il Chelsea che nel 2019/2020 si vide il mercato bloccato per lo stesso motivo: violazioni relative al trasferimento internazionale e alla registrazione di giocatori minorenni.
In appello riduzione a due sessioni bloccate e Chelsea che sotto la guida di Lampard investì sui talenti del proprio settore giovanile lanciando in prima squadra giocatori del calibro di Mount, Tomori, Abraham e James come sottolineato oggi anche da TMW.
