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Penna in Trasferta, Vallone: “Nelle ultime giornate il Crotone ha dimostrato di valere la categoria”

Il direttore di “Crotone OK – Il rossoblu” anticipa i temi della sfida allo Spezia. “Simy e Messias giocatori da medio alta classifica. Spezia gruppo di grandi uomini, mi aspetto una partita aperta e ricca di gol. Nzola può crescere ancora molto.”

Torna anche per il match di sabato al “Picco” tra Spezia e Crotone la nostra rubrica “Penna In Trasferta“.

Oggi nostro ospite è Leonardo Vallone, direttore del settimanale Crotone Ok – Il rossoblu, che ci spiegherà i segreti della squadra calabrese.

Il Crotone è ultimo, ma anche la partita con il Napoli ha dimostrato che è ancora vivo. Cosa deve temere lo Spezia dell’undici di Cosmi? 

Il Crotone di questa stagione ed in particolare quello delle ultime giornate ha dimostrato di valere la categoria e, forse, anche di meritare la salvezza. I problemi della squadra sono essenzialmente di natura tecnica e soprattutto caratteriale. Per molte giornate i rossoblù hanno dovuto fare a meno di calciatori importanti come Molina e Benali, non hanno mai avuto a disposizione Cigarini, out ormai dalla settima giornata. In più durante la stagione si sono susseguiti altri piccoli acciacchi che hanno portato la squadra ad essere carente nei ricambi. Senza dubbi a deludere sono stati alcuni innesti, basti pensare al poco impiego di Magallan, Dragus e Riviere. In particolare il reparto difensivo si è dimostrato inferiore alle aspettative.

Sulla bocca di tutti ci sono Simy e Messias. Che stagione stanno vivendo i due?

Simy è alla sua quinta stagione a Crotone, ha siglato in rossoblù 61 reti, 25 sono arrivate in Serie A nelle due prime partecipazioni nei tornei 2016-2017 e 2017-18, le altre in questo torneo. Si tratta di un attaccante atipico, un “gigante” che gioca meglio palla a terra e che soprattutto ha delle giocate che sembrano “scoordinate”, ma che lasciano il segno. Non conta la tecnica se hai la testa da atleta e lui ha dimostrato di averla. Nel precedente torneo ha siglato 20 gol diventando capocannoniere, altre 15 sono arrivate questa stagione (LEGGI QUI). Messias, invece, è al suo secondo torneo con il Crotone, il primo in Serie A. E’ arrivato dal Gozzano su richiesta del diesse Ursino e del D.g. Raffaele Vrenna. Una scelta azzeccata, nessuno avrebbe puntato su un calciatore ormai trentenne alla prima esperienza. Insieme hanno siglato 23 reti, 15 Simy e 8 Messias (LEGGI QUI), una coppia sicuramente da medio-alta classifica. Un valore in più se si considera che sono giunte in una squadra ultima sin dalla prima giornata come il Crotone.

La somma dei gol di nigeriano e brasiliano è superiore ai punti in classifica della squadra. Il problema si evince sia la tenuta difensiva… 

Come già anticipato la difesa è stata il punto debole della squadra. Non si tratta di singolo ma di reparto difensivo, amalgamato male, con poca esperienza nella categoria e che soprattutto non si è dimostrato all’altezza del modulo. Gli errori sono stati costanti sia con Giovanni Stroppa che con Serse Cosmi. Il tecnico ha infatti dichiarato come sia “impossibile in Serie A fare 8 reti in 4 giornate e portare a casa solo 3 punti”.

Come è cambiato il Crotone dalla gara di andata con il passaggio da Stroppa a Cosmi?

Tatticamente poco, emotivamente molto. La squadra ha preso consapevolezza delle sua difficoltà e ha iniziato per lo meno a cercare la via della rete. Il Crotone lo faceva anche ad inizio stagione, poi il blackout che ha portato ad una serie di risultati negativi dopo il mese di dicembre. Serse Cosmi è esperto, è un allenatore, conosce il calcio ma senza il materiale umano puoi poco.

 Sarà squalificato Pedro Pereira. Al suo posto Rispoli?

Potrebbe giocare Rispoli, ma non è da escludere la presenza sulle corsie esterne di Reca e Molina, spostato da interno a quinto di centrocampo.

 I due allenatori hanno filosofie molto diverse. Che partita dobbiamo attenderci sabato?

Italiano è un giovane tecnico che ha saputo legarsi a doppia mandata all’ambiente Spezia, andando a creare un gruppo di uomini prima che una squadra di calciatori. Proprio le motivazioni stanno facendo la differenza al netto del divario tecnico tra le squadre. La gara potrebbe essere aperta, combattuta, forse anche con diverse reti.

In caso di retrocessione Simy e Messias sono in partenza. Il nigeriano potrebbe essere un buon nome per lo Spezia se arrivasse la permanenza in Serie A? 

Simy potrebbe essere attualmente un buon nome per qualsiasi squadra. Il problema, però, sarà il costo del cartellino. Cinque anni fa arrivo in Calabria dal Gil Vicente, a titolo definitivo, per una cifra prossima ai 2 milioni. Ad oggi il suo prezzo è sicuramente quintuplicato. In attesa di capire quante reti andrà a siglare da qui a fine stagione, realisticamente, potrà essere alla portata solamente di club di medio\alta fascia o formazioni estere. Discorso diverso per Messias, che già nei mesi scorsi era stato sondato da alcuni club e che dovrebbe avere un valore abbordabile rispetto alla punta nigeriana.  La forza del Crotone risiede nei contratti: entrambe hanno rispettivamente 2 e 3 anni di contratto, quindi per andare via ci vorrà un grande investimento. Lo Spezia ha comunque già il suo Simy in rosa, si tratta di Nzola, può ancora crescere molto.

In caso di retrocessione si è fatto il nome di un tecnico molto ben conosciuto dalle parti della Spezia come mister Andreazzoli. C’è qualcosa di vero in queste voci?

Si era parlato di Andreazzoli prima dell’arrivo di Cosmi. Il tecnico ex Perugia sembrava un traghettatore, ma con il passare delle giornate inizia a esserci il dubbio, potrebbe anche rimanere a Crotone, sarebbe forse la scelta più logica, si potrebbe sfruttare questi mesi per capire dove intervenire e si avrebbe un tecnico motivato e soprattutto consapevole della squadra, della città e dell’ambiente.

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