E’ stato il giovane centravanti Di Serio l’ultimo rinforzo del calciomercato dello Spezia nel mese di gennaio viste anche le problematiche sorte per arrivare a Pittarello, blindato al Cittadella dal diesse Marchetti, e a Weissman che dopo essersi accordato con le Aquile ha scelto di vestire la maglia della Salernitana.
Per conoscere meglio il giovane centravanti arrivato dalla formazione Under23 dell’Atalanta abbiamo contattato il collega Filippo Maggi di CalcioAtalanta. Ecco quello che ci ha raccontato.
Che tipo di giocatore è Di Serio?
“Di Serio è un calciatore che spicca per utilità e disponibilità, il classico profilo che piace agli allenatori perché capisce il gioco e non si ferma al solo discorso offensivo. Molto abile nel gioco di sponda, si differenzia da altri elementi con fisicità simile (188 cm. di altezza, Ndr) per l’eleganza nelle movenze. Ama molto, poi, attaccare la profondità. All’occorrenza, lo disse anche Inzaghi ai tempi di Benevento, potrebbe essere anche spendibile come punta esterna in un tridente per via proprio di questa facilità di corsa. Ovviamente, come i suoi numeri, dicono, non è uno stoccatore puro e, soprattutto in B, ha bisogno di un centravanti di riferimento al suo fianco. Un tratto distintivo del suo bagaglio è poi il tiro dalla media-lunga distanza, molto forte e preciso.”
Come si è comportato con l’Atalanta Under23?
“Era partito non benissimo, ma mister Modesto lo ha sempre visto, di fatto, come fondamentale per la squadra, anche perché l’Atalanta aveva investito molto su di lui, 1.6 mln, lo scorso 31 agosto. Poi, con il tempo e la fiducia, ha dimostrato di essere un calciatore importante, un giocatore da categoria superiore.”
Come si potrà integrare in un attacco in crisi come quello dello Spezia?
“Per caratteristiche lo Spezia non aveva un giocatore simile. Credo sarà un’alternativa nelle vesti di seconda punta, al fianco di Falcinelli/Esposito.”
Alla prima presenza scatterà il riscatto automatico. Che prospettive ha questo giocatore per le Aquile secondo te?
“Mi ha sorpreso questa formula, ma sicuramente sta a significare che il club crede fortemente nel calciatore, che comunque ha già un’esperienza consolidata nei professionisti e in B aveva dimostrato, soprattutto a Perugia, di poter fare molto bene.”
Hai un aneddoto curioso da raccontarci su di lui?
“Una cosa interessante relativa alla sua storia è il fatto che a 15 anni era passato dal Nord Italia a giocare in Eccellenza in Puglia, all’Hellas Taranto prima e al Savva poi. Credo sia un caso più unico che raro per un ragazzo del nord, peraltro trentino (i calciatori trentini tra A e B penso si contino sulle dita di una mano).“
