Andrea Calogero, giornalista e telecronista della nota emittente Dazn, ha risposto ad alcune domande in esclusiva per CalcioSpezia.it. Tema centrale il campionato di Serie B ed, in particolar modo, lo Spezia Calcio. Ecco le dichiarazioni di Calogero:
SORPRESE E DELUSIONI – “Mi aspettavo un campionato di questo tipo. Ovviamente ci sono alcune sorprese ed alcune delusioni. Tra le sorprese più belle cito Como, Cittadella e Catanzaro. Quest’ultima squadra va considerato che è una neopromossa. Hanno invece deluso la Sampdoria, anche se sta attraversando una situazione particolare dovuta ai noti problemi economici, e lo Spezia, perché essendo scesa dalla Serie A ci si aspettava ben altro soprattutto in virtù degli investimenti fatti”.
GIOCATORI DA TENER D’OCCHIO – “Ci sono molti giocatori che stanno facendo bene. Ad esempio, il rendimento di Cutrone è tornato ad un livello importante, è un lusso per la categoria. Ha ritrovato quella continuità che aveva perso negli ultimi anni. Cassano del Cittadella è molto giovane ma ha grande talento, ottimo anche il rendimento di Casiraghi del SudTirol. A me personalmente piace molto Kouda, è un giovane ancora da formare e a cui va ancora trovata una collocazione tattica ben precisa. Questo al momento può essere il suo problema. Per il resto ha fisico, gambe e gol. Può arrivare in Serie A”.
L’ARRIVO DI D’ANGELO ED IL MERCATO INVERNALE – “Lo Spezia ha fatto il possibile per raddrizzare una stagione nata male e proseguita peggio. D’Angelo è un tecnico navigato, ha fatto bene a Pisa. E’ bilanciato nel suo modo di allenare e comunicare. Trasmette tranquillità e lo Spezia è una squadra che ne ha bisogno. A livello di rosa, nonostante gli innesti di Gennaio, ci sono ancora delle lacune. Soprattutto in attacco, dove manca una punta vera da 15-18 gol che permetterebbe un salto di qualità”.
DALLA SERIE A AI BASSIFONDI DELLA SERIE B – “Le Aquile stanno attraversando un momento già vissuto da altre squadre, ma questa è la caratteristica della B. Serve unità e saper soffrire sia fisicamente che mentalmente, soprattutto se si arriva dalla A. L’errore madre dello Spezia è stato quello di puntare su giocatori che non avevano queste qualità”.
VERSO TERNANA-SPEZIA – “Sarà una partita delicatissima come tutte quelle da qui alla fine del campionato. Le due squadre dovranno affrontarla come se fosse una finale. La classifica è corta, vincere una partita non ti rende tranquillo, per esserlo serve continuità. Lo Spezia necessita di stabilità mentale e gli ultimi due risultati sono stati un buon viatico per lavorare meglio. Paradossalmente, per i liguri potrebbe essere positivo il fatto di giocare questo match lontano dal Picco per sentire meno l’ansia del risultato”.