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Perotto: “Con la Cremonese è troppo importante, non sono ammessi errori!”

Torna la rubrica “Il Muro del Tifoso” che dà voce ai tifosi dello Spezia

Torna la rubrica “Il Muro del Tifoso” di CalcioSpezia ossia la rubrica che vuole dare voce a tutti i tifosi delle Aquile. Quest’oggi nostro ospite è Gianluca Perotto che ha scoperto da piccolino la passione per la maglia bianca tanto che riuscì ad indossarla a livello giovanile nel Settore Aquilotto e non l’ha più lasciata neanche oggi che è Direttore Tecnico di Sitep e fedelissimo abbonato alla Curva Piscina.

Erano anni non facili per i tifosi delle Aquile come ricorda lo stesso Perotto: “Era il 1995-96, si giocava la C1 con Cecchini là davanti. Venivamo dal fallimento. Ricordo l’anno seguente l’ultimo posto in classifica e la retrocessione in C2 ma ormai ero già malato della maglia bianca.

Gli idoli di sempre? Francolino Fiori e poi ovviamente lui, Massimiliano Guidetti, e chi sennò?

Ricordo ancora avevo 18 anni uno Spezia-Pisa in notturna da brividi al Picco. 3 a 0 per noi. Segnò Zaniolo e poi doppietta di Fiori. Gli anni successivi poi sappiamo cosa ci hanno fatto vivere. Il brutto ricordo di Trieste e un sogno infranto. Erano anche anni diversi dal punto di vista del tifo e della passione. Si giocava in C ma era come fosse la serie A. Il 2006 invece fu ovviamente l’anno più bello. Ero in mezzo ai 5000 di Padova (e chi se lo scorda). A quell’epoca per me c’era solo un idolo. Capitan Max Guidetti. Avercelo oggi un bomber così!

Veniamo all’attualità. Com il Monza lo Spezia è partito bene, ma poi si è perso appena ha subito gol. A cosa è dovuto secondo te questo atteggiamento e cosa si potrebbe fare per migliorare?

Mah, intanto c’è da dire che il Monza ha in panchina giocatori che forse nello Spezia attuale sarebbero titolari. Detto questo credo che la perdita di fiducia sia stata immediatamente dopo aver subito il primo gol. A quel punto non c’è stata la reazione che tutti avremmo voluto vedere. Facciamo anche un buon possesso ma non riusciamo a essere pericolosi. La sensazione è che non riusciamo a fare male all’avversario, il quale, una volta prese le misure e andato in vantaggio si limita a controllare e a portare a casa il risultato. Diciamo che mi aspetto un po’ più di concretezza sotto porta. Sappiamo che per lo Spezia le rimonte sono sempre difficili. Io credo che l’aspetto mentale giochi sempre un ruolo importante perché questa squadra ha qualità, lo ha già dimostrato e sono convinto che ritrovando la fiducia si possano superare certi momenti.”

I numeri in trasferta sono impietosi, perché?

Come accennato prima penso che la risposta più facile sia legata all’aspetto mentale. L’apporto del pubblico di casa da una consapevoleza alla squadra che in trasferta viene a mancare. La serie A non perdona. Se vogliamo rimanerci dobbiamo guardare le partite allo stesso modo, a prescindere dall’avversario e a prescindere da giocarle al Picco o fuori. Sembra che la squadra non riesca a esprimere il potenziale quando gioca lontano dal Picco. Gotti deve lavorare molto sulla personalità dei ragazzi solo così riusciremo a cambiare la tendenza.”

Domenica arriva al picco la Cremonese. Che partita ti aspetti?

Intanto mi aspetto di vedere qualcosa di diverso rispetto a domenica scorsa. Il recupero di Verde e Amian da diverse opzioni al mister. Gyasi da un lato e Verde dall’altro hanno nel ruolo di esterni d’attacco la posizione prediletta e più preziosa in zona gol.”

Quanto è importante questo match?

Troppo. Gli scontri diretti l’anno scorso hanno deciso la nostra stagione. Non si può sbagliare queste partite La squadra lo sa e il mister pure. Con il Monza ci può stare un passo falso. Con la Cremonese non sono ammessi errori. Anche perché un risultato negativo in casa può peggiorare l’umore del gruppo oltre ad essere un danno per la classifica

Rivedresti il modulo 3-5-2 per inserire insieme giocatori più offensivi tipo Verde e Maldini?

Da una parte c’è il rischio di sconvolgere il modulo con cui abbiamo ottenuti punti in casa. Ricordiamoci che abbiamo comunque un punto in più rispetto allo scorso anno a questo punto del campionato, dall’altra non mi dispiacerebbe vedere l’azzardo. Maldini mi ha positivamente impressionato con il Monza per cui proverei a dargli fiducia magari entrando anche a gara in corso. Verde è il nostro giocatore più tecnico e sappiamo che si esprime al meglio quando gioca partendo largo. Un tridente Giasy-Nzola-Verde sarebbe più conservativo che lanciare subito Maldini dall’inizio.”

Ti piace lo Spezia di Gotti?

“Mi piaceva anche lo Spezia di Italiano e quello di Motta. Ovviamente questo Spezia è completamente diverso. Io in generale sono un appassionato del calcio offensivo per cui un 4-3-3 mi entusiasma sicuramente di più. E’ anche vero che lo Spezia di Gotti, per una squadra che si deve salvare, è più cautelativo. Questo fa calare lo spettacolo, ma allo stesso tempo dovrebbe dare un po’ più di sicurezza al reparto arretrato. Quest’anno ho visto difendere il risultato senza troppi complimenti lanciando il pallone in tribuna. Con Motta e Italiano ho visto giocare la palla a terra al 95° e questo ti dico la verità non lo rimpiango.”

Cosa ti aspetti a gennaio dal mercato di riparazione?

“Dobbiamo rinforzare sicuramente l’attacco. Una punta come alternativa a Nzola è fondamentale per questa squadra. Oggi dipendiamo solo da lui per il reparto d’attacco. Verde non dà il meglio di sé in quella posizione.”

Cosa temi di più della cremonese?

Li ho visti giocare e, ti dico la verità, non mi sono per niente dispiaciuti. Anche contro la Lazio il risultato finale è stato bugiardo. Alvini secondo me è un buon allenatore e il 90% dei giocatori della Cremonese per me erano perfetti sconosciuti fino all’inizio della stagione. Mi devo ricredere. Nonostante tutto giocano un calcio piacevole e possono anche fare male. Non possiamo assolutamente sottovalutare la partita.”

Questo Spezia ha le carte in regola per raggiungere il proprio obbiettivo?

Certo che sì. Io sono ottimista. La squadra ha dimostrato di avere le qualità per salvarsi anche quest’anno. E’ ovvio che a Gennaio si devono portare dei rinforzi importanti sia in attacco sia a centrocampo. La difesa con un Kiwior e un Holm così mi preoccupa meno. Con il rientro di Amian poi abbiamo delle alternative di livello. Con Reca e Bastoni dall’altra parte possiamo giocarcela con tutte le nostre concorrenti. Io ci credo.”

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