L’ex portiere e preparatore dei portieri dello Spezia parla dei portieri aquilotti: “Il polacco è molto forte tra i pali, voglio vedere cosa gli chiedere Gotti a palla lontana. Provedel è perfetto per il gioco di Sarri.“
Intervistato dal collega Leonardo Stefanelli per Il Secolo XIX l’ex portiere e preparatore aquilotto Maurizio Rollandi ha così commentato l’ingaggio di Dragowski da parte dello Spezia e la cessione di Provedel alla Lazio.
DRAGOWSKI e PROVEDEL – «Lo Spezia ha fatto una bella scelta di mercato, assicurandosi un portiere di livello. Lui e Provedel sono due portieri che mi sono sempre piaciuti. L’evoluzione che ha avuto Provedel alla Spezia è un qualcosa di unico, è stato un miglioramento esponenziale, che gli è valso il passaggio a una grande squadra come la Lazio. Dragowski è molto forte tra i pali e con i piedi non è male, voglio vedere cosa gli chiederà Gotti nel posizionamento a palla lontana».
EREDITA’ PROVEDEL – «Ivan è diventato un portiere completo, che potrà giocarsi le proprie carte anche alla Lazio. La sua dote principale è tenere la squadra corta, riuscendo a scegliere il tempo giusto per intervenire di fronte alle palle lunghe. Una sorta di libero alle spalle della difesa, sempre al posto giusto al momento giusto. Sono curioso di vedere dal vivo Dragowski su questo aspetto, però qualitativamente dico che è un gran bel portiere».
PROVEDEL TITOLARE ALLA LAZIO – “Non conosco Maximiano, so però che è un portiere giovane. Penso che alla Lazio serva più un portiere pronto, quindi la scelta di Provedel è perfetta, i due anni allo Spezia gli hanno permesso di crescere al punto di essere all’altezza di un’esperienza del genere».
PORTIERE PARTE INTEGRANTE DELLA MANOVRA CON SARRI – «Esatto, infatti ero quasi sicuro fossero i biancocelesti a cercarlo. L’altra opzione sarebbe potuta essere il Napoli, squadre che fanno della costruzione dal basso con il portiere un tratto identitario del loro gioco. Provedel oltre a essere molto forte tra i pali, è anche bravo nella gestione con i piedi. Il preparatore della Lazio, Adalberto Grigioni, lo farà ancora migliorare».
BALLOTTAGGIO DRAGO/ZOET – «Sì, l’olandese è un portiere più esperto, anche se non lo conosco bene. Penso che per valutare un portiere lo si debba osservare attentamente dal vivo e soprattutto vedere come si comporta nella gestione delle situazioni a palla lontana».
NON SOLO PARATE – «Nel calcio di oggi c’è dell’altro oltre le parate. A me è sempre piaciuto avere portieri bravi con i piedi, che sapessero dare il proprio contributo alla manovra. Il portiere che alleno io, le palle che scavalcano la difesa le prende, è un aspetto su cui mi fisso molto. Trovo che sia fondamentale che un portiere dia respiro alla difesa, deve stare alto, pronto a uscire. Nello sviluppo del gioco deve poi essere bravo a scappare».
CHICHIZOLA – «Leandro è un portiere fantastico, a me piace tanto. Forse lo penalizza un po’ il fisico, ma tra i pali e soprattutto con i piedi è straordinario. Sono andato a trovarlo sia in Spagna che a Parma, abbiamo mantenuto un bellissimo rapporto e sono felice sia tornato a giocare in Italia, perché qui c’è una formazione per i portieri che è superiore a tanti paesi d’Europa».
