Intervista esclusiva all’allenatore spezzino ed ex Spezia appena tornato dall’esperienza in Super Lig turca. “Le strutture in Turchia sono impressionanti. L’idea di gioco di Italiano ha fatto la differenza facendo migliorare i calciatori. Per la prossima stagione consiglio Ndao”
“Per certi aspetti la storia del Fatih Karagmuruk mi ricorda un po’ quella dello Spezia. Una squadra partita dall’equivalente della Serie D di Turchia arrivata in Serie A vincendo tre campionati di fila. Inoltre, come le Aquile quest’anno, non abbiamo uno stadio a norma per la Super Lig e quindi ci siamo visti costretti a girovagare tra lo Stadio Olimpico di Instanbul, lo stadio dei campioni in carica del Basaksehir e quello del Bursaspor.”
Dall’altra parte della cornetta vi è mister David Sassarini appena rientrato alla Spezia da Instanbul dove ha concluso la scorsa domenica il campionato di massima divisione turca con il Fatih Karagmuruk, la squadra degli “italiani”.
Ma come è nato il suo approdo sul Bosforo, è lo stesso tecnico spezzino ed ex aquilotto a spiegarcelo.
“Sono arrivato grazie a Francesco Farioli, ci conoscevamo fin dai tempi della Lucchese dove lui svolgeva il ruolo di preparatore dei portieri. Ci lega una grande stima reciproca che è rimasta anche quando lui si è trasferito al Sassuolo per lavorare con mister Roberto De Zerbi. Quando è stato nominato allenatore del Fatih Karagmuruk mi ha chiamato per fargli da vice e così è iniziata questa bellissima esperienza.”
Che calcio ha trovato in Turchia?
“In assoluto la cosa che mi ha sorpreso di più sono state le strutture e gli stadi. Questi ultimo equivalgono a quelli della Bundesliga e sono di proprietà. Tutti stadi nuovi e bellissimi, così come per le strutture di allenamento. Per quanto riguarda il calcio giocato le squadre qui giocano molto e, di conseguenza, ti lasciano giocare e quindi hai molti più spazi. Ci sono davvero buone individualità poi. Basti pensare che il Galatasaray, per esempio, ha in attacco Ryan Babel e Radamel Falcao, entrambi tutt’ora nazionali olandese e colombiano.”
E sulla sua squadra, dove militano anche gli italiani Borini, Bertolacci e Viviano, che può dirci?
“Penso che siamo una formazione forte e composta da giocatori importanti, sicuramente conosciuti dove oltre agli italiani abbiamo ex Serie A come Biglia, Zukanovic, Balkovec e Casto. In attacco poi, oltre a Fabio (Borini, Ndr) ci sono anche Lens e Sobiech che sono nazionali olandese e polacco.”
I progetti in vista della prossima stagione?
“Tornerò in Turchia a Luglio per iniziare la nuova stagione. Siamo andati bene chiudendo settimi, ma abbiamo avuto 21 casi di Covid in 10 giorni e siamo andati ad affrontare certe partite con ben 15 assenti. Un peccato perchè potevamo qualificarci per la Conference League. Ci riproveremo l’anno prossimo: penso che nel calcio, come nella vita, bisogna provare sempre a migliorarsi.”
Veniamo allo Spezia. Salvezza al primo campionato di Serie A. Che ne pensa della stagione delle Aquile di cui, tra l’altro, è un ex?
“Penso che, un po’ come dicono tutti, è un capolavoro. L’idea di gioco di Italiano in questo campionato è stata superiore a quella di tante squadre. Non coniuga solo l’estetica, ma anche i risultati. Se non fai prestazione nel calcio attuale è difficile portare a casa risultati. L’idea di calcio di Italiano ha esaltato i giocatori e il loro potenziale non ancora del tutto espresso tirando fuori il meglio da ognuno di loro.”
Nuova proprietà america per lo Spezia e progetti importanti. Che idea si è fatto da Istanbul?
“Hanno intenzioni importanti e penso che questo sia veramente bello! Come è bellissimo pensare che lo Spezia la prossima stagione sarà ancora in Serie A. Spero solo che riaprano gli stadi e possa tornare il pubblico. Sentire nuovamente quell’emozione che ti dà il pubblico allo stadio e poter rivedere il “Picco” pieno. Questa è la mia grande speranza.”
Ecco lo stadio Picco. Lo Spezia rischia di dover “emigrare” ancora una volta…
“La troverei fortemente penalizzante per la città! Andare a Cesena o Udine mi intristirebbe e non poco perché lo Spezia merita di giocare a Spezia!”
Tra poco si aprirà la finestra estiva di calciomercato. Consigli per gli acquisti dalla Turchia?
“In Super Lig ci sono un sacco di giocatori africani di grande qualità. Ho notato soprattutto esterni d’attacco di una velocità impressionante che farebbero al caso di qualche squadra italiana, specialmente lo Spezia di Italiano che gioca con il 4-3-3. Potenzialmente ci sono tanti giocatori di sicuro interesse. Se proprio devo farti un nome noi, ad esempio, avevamo Alassane Ndao, 24enne senegalese, che ha fatto benissimo segnando 11 gol in 38 partite e fornendo 9 assist. Lo vogliono già parecchie squadre importanti in Europa.“
