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ESCLUSIVA CalcioSpezia, D’ALOISIO: “Serve risultato positivo per tenere indietro il Toro”

L’ex centrale difensivo aquilotto ci presenta il match di oggi pomeriggio. “Nzola mi ha impressionato, ma Piccoli sta crescendo. Difesa alta? Serve per mantenere corta la difesa. Criticare Terzi? Bisogna fargli i complimenti.”

Ex centrale difensivo cresciuto nel Modena Marino D’Aloisio trovò a La Spezia prima la continuità agli albori della propria carriera vestendo in Serie C la maglia della Sarzanese nella stagione 89/90 e poi la definitiva affermazione di un percorso calcistico importante, che parla anche di 150 partite in Serie B con 14 gol e un campionato vinto a Ravenna, con i colori dello Spezia.

In maglia aquilotta furono infatti 47 le sue presenze in Serie C1 nel biennio 2001/2003 sotto la guida di un allenatore amato come Andrea Mandorlini.

Erano gli anni di un grandissimo entusiasmo rivolto verso una squadra che praticava un calcio offensivo, un po’ (con i dovuti paragoni) come succede ora.

Di diverso c’era un “Alberto Picco” sempre pieno, catino ribollonte di tifo che trasmetteva passione e forza ai giocatori in campo. Sarebbe così anche oggi, forse ancora di più oggi, ma ahimè ci tocca raccontare un’altra storia.

Marino D’Aloisio è legato alla Spezia anche dalla nascita di sua figlia Alice che proprio lunedì compirà 15 anni, auguri a lei.

Oggi lo abbiamo contattato nella sua Modena, dove allena i ragazzi, per fargli qualche domanda in vista del match di oggi pomeriggio tra Torino e Spezia.

Dopo un periodo negativo lo Spezia è tornato alla vittoria centrando due successi consecutivi contro Napoli e Sampdoria. Come ha visto la squadra di Italiano?

L’ho vista bene, veramente bene. Con il Napoli ho potuto vedere solo una parte di match, ma contro la Sampdoria l’ho vista tutta. E’ uno Spezia che personalmente mi piace molto. La mia speranza è che si possa salvare e che lotti fino alla fine per conquistare il suo obbiettivo.

Oggi uno scontro salvezza molto delicato contro il Torino

E’ una partita importantissima, certo ce ne seranno tante altre, però quella di questo pomeriggio è veramente molto importante. Bisogna portare a casa un risultato positivo per tenere indietro i granata. Il Torino ha ottimi giocatori, però penso che lo Spezia se la giocherà alla grande

Una tegola pesante per Italiano è l’assenza di Nzola dalla sfida. L’ultima volta che successe arrivò una sconfitta pesante a Crotone.

Nzola ha impressionato non solo me, ma penso un po’ tutti. Ha avuto un’esplosione veramente notevole e sta facendo molto bene. Al suo posto andrà in campo un giovane promettente come Piccoli. Nel corso della stagione più minuti mette nelle gambe e meglio è: un conto è allenarsi, un conto è giocare la partita vera e propria. Penso che sarà sempre più agevolato a entrare nel gioco richiestogli da mister Italiano. Lo vedremo già migliorato rispetto a Crotone.

Allo Spezia qualcuno critica una troppa facilità a subire gol e una difesa spesso troppo alta. Da ex difensore cosa ne pensa?

Questa ricerca del fuorgioco non è altro che cercare di tenere la squadra più corta possibile e di non allungarla. Penso che non si possa davvero criticare l’allenatore per questo atteggiamento, sopratutto considerando quanto ha fatto e sta facendo per lo Spezia.”

Dopo la partita con il Genoa nell’occhio della critica, soprattutto di alcuni tifosi, era finito capitan Terzi.

Terzi non lo scopro certo io, è chiaro che la partita storta ci può stare. Tanto di cappello per quanto ha fatto in carriera con la maglia dello Spezia e che sta continuando a fare ora in Serie A. Nelle ultime due partite con Napoli e Sampdoria è stato mostruoso. Lento? Avete visto chi ha marcato, Lozano e Keità sono giocatori rapidissimi. Ripeto, la giornata storta ci può stare.

Un ricordo della sua esperienza spezzina?

Ricordi ne ho tantissimi, ho fatto due anni bellissimi e mi sento molto legato al territorio. Il primo anno era proprio piacevole andare allo stadio e giocare e penso che la volta c’è stato meno pubblico ci saranno state almeno 6.500 persone. La gente ti spingeva con il suo calore. Poi io a Spezia torno spesso a trovare mia figlia che tra l’altro compie gli anni proprio lunedì 18.

Cosa fa ora nella vita Marino D’Aloisio dopo aver appeso gli scarpini al chiodo?

Ho fatto per dieci anni il promotore finanziario, poi sono rientrato nel mondo del calcio. E’ il sesto anno che sono nel settore giovanile del Modena. Ora sono alla guida dei classe 2006 con Massimo Pellegrini e sono anche il responsabile degli allenatori dei classe 2010.

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