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ESCLUSIVA Calcio Spezia, “Francolino” Fiori: “Italiano arma in più, punterei su Pazzini”

L’uomo dei derby dice la sua a CalcioSpezia in vista del match con la Fiorentina. “Dobbiamo tornare presto a giocare nel nostro “mitico” Picco, la salvezza passa di lì. Con la Fiorentina assenze pesanti: un peccato lo stop di Galabinov”

Francesco Fiori da Sassari, per tutti gli spezzini più semplicemente “Francolino”.

Bomber di professione classe ’67, dal ’99 al 2004 ha infiammato la mitica “Curva Ferrovia” a suon di gol e di prestazioni mai banali.  Una tifoseria che lo ha amato in maniera viscerale quella “aquilotta” tanto da dedicargli un coro particolare.

Alla Spezia lo sapevano tutti: se avevi un problema…”non ti preoccupar che tanto segna Francolino Fiori“. E lui i problemi alla sua squadra li risolveva davvero.

30 reti in 102 presenze e quella maglia bianca sempre sudata al termine di ogni sfida, una cosa che al “Picco” ha sempre avuto la sua grande importanza con i tifosi che si “innamorano” prima dell’uomo che difende i colori della loro città che del calciatore.

Con lo Spezia ha vinto il campionato di Serie C2 nella stagione 1999/2000 mettendo in mostra “garra sarda” da vendere.

Ma “Francolino” era soprattutto l’uomo dei derby e per questo faceva letteralmente impazzire i tifosi aquilotti.

Quattro gol alla Carrarese, di cui uno a Zahalka nel mitico 1 – 4 al “dei Marmi”, altre reti al Pisa, alla Lucchese e al Livorno il 7 aprile 2002, rete con cui lo Spezia batte i rivali granata all’Armando Picchi.

Il presente di Fiori si chiama Porto Torres dove ha assunto il ruolo di Direttore Tecnico, ma uno sguardo al suo Spezia lo lancia sempre, oggi abbiamo parlato con lui della squadra di Italiano, della Serie A e dell’attacco a disposizione del mister. Ecco cosa ci ha raccontato.

 

Partiamo dalle ultime due prestazioni. Una convincente vittoria con l’Udinese e una sconfitta importante dopo 60′ minuti giocati alla pari con il Milan. Qual’ il vero Spezia?

“E’ ancora presto per vedere il vero Spezia, ma la cosa più importante al momento è mettere fieno in cascina”

Come dovrà affrontare la sfida con la Fiorentina la squadra di mister Italiano?

“Lo Spezia ha la sua precisa identità, il mister è un grande e sono certo che metterà i “viola” in difficoltà. Peccato per le tante assenze.”

Parlando di assenze, le Nazionali hanno portato problemi non da poco allo Spezia. Maggiore e Marchizza saranno indisponibili per via del protocollo anti – Coronavirus…

“Credo che questo sia il vero problema, dover rinunciare per queste problematiche a giocatori di spessore come loro due.”

Da un bomber ad un altro, anche Galabinov sarà fuori per un po’ di tempo. Pensa che Nzola e il giovane Piccoli basteranno per l’attacco di Italiano?

“La partenza di Galabinov con tre gol in due giornate  stata di quelle veramente importanti. Una vera sfortuna il suo infortunio, proprio non ci voleva. Sulle ali dell’entusiasmo per una partenza così avrebbe potuto portare gol e punti pesanti alla causa delle Aquile. Penso che comunque anche Piccoli e Nzola si faranno trovare pronti e all’altezza della situazione.”

Si è parlato di possibili arrivi di svincolati quali Balotelli o un giocatore esperto come Pazzini. Che ne pensa?

“Io onestamente preferirei Pazzini a Balotelli, soprattutto per le sue caratteristiche e per come queste si potrebbero integrare con il gioco di mister Italiano. Penso proprio che il “Pazzo” andrebbe benissimo con il mister e la “nostra” squadra.”

Se una volta per “non preoccuparsi” bastava chiedere a “Fracolino” ora può essere il gioco di mister Italiano una certezza per le Aquile?

“Intanto ti ringrazio per il ricordo, poi devo dirti di sì. Penso che mister Italiano sia proprio l’arma in più dello Spezia.”

La piazza passa velocemente dall’euforia della vittoria dell’Udinese alla crisi nera per la prestazione con il Milan. Lei che lo conosce bene, quanto manca il “Picco” alle Aquile?

“Spero vivamente che le Aquile tornino presto a giocare al “Picco” perché la salvezza passa proprio da nostro mitico campo.”

Una volta che ha smesso di gonfiare le reti avversarie con la maglia bianca indosso cosa fa ora “Francolino” Fiori nella vita?

“La mia passione per il calcio mi ha tenuto nell’ambito sportivo anche al termine della mia carriera da calciatore. Adesso alleno nei dilettanti qui nella mia Sardegna, cerco di trasmettere qualcosa della mia passione soprattutto ai più giovani.”

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