Per due volte in carriera il portiere del Monza è stato vicino al trasferimento allo Spezia. Le parole dell’ex Presidente Stefano Chisoli. La squadra brianzola è trascinata da tre ex aquilotti
Nel Monza che veleggia a centro classifica si stanno mettendo in grande mostra due ex aquilotti come il capitano Pessina (38 presenze, 2 gol e 3 assist oltre al premio di miglior giovane della Serie B nell’annata 2017/2018 in maglia bianca, Ndr) e Patrick Ciurria formatosi nel Settore Giovanile dello Spezia e con 32 presenze, 1 gol e 2 assist in Prima Squadra.
Come se non bastasse anche il tecnico Raffaele Palladino è un ex Spezia anche se per l’attaccante napoletano furono solo 6 le presenze con 1 assist in maglia bianca.
In porta c’è invece un muro come Di Gregorio che si sta mettendo in luce come uno degli estremi difensori più in forma ed efficaci dell’intera Serie A. E proprio Di Gregorio poteva essere un altro calciatore dello Spezia, ma alla fine non se ne fece nulla.
A raccontare l’aneddoto del mancato trasferimento di Di Gregorio in riva al Golfo è l’ex Presidente Stefano Chisoli intervenuto sulle colonne dei colleghi de Il Secolo XIX.
«C’eravamo interessati molto al portiere Di Gregorio, lo stavamo per contrattualizzare. Ma l’Inter lo aveva già promesso e potemmo poco nella trattativa. Arrivò così Di Gennaro». Era la stagione 2017/2018, quella con mister Fabio Gallo in panchina.
Come se non bastasse ci fu poi un secondo “abbocco” tra Inter e Spezia per Di Gregorio, ma questa volta a parti invertite quando reduce dal campionato al Renate l’estremo difensore dai piedi buoni e dall’assist nel sangue venne proposto a Via Melara, ma non se ne fece nulla.
Di Gregorio andò quindi poi all’Avellino che fallì e ripiegò sul Novara, in seguito eccolo al Pordenone dove incrocia per la prima volta la sua strada con lo Spezia perdendo al “Picco” per 1-0 nel febbraio del 2020 con rete di Matteo Ricci.
Venerdì sera le strade si incroceranno nuovamente e questa volta Di Gregorio difenderà la porta del Monza.