Il centravanti dello Spezia ha già fatto meglio del collega albanese che nella scorsa stagione gli soffiò il posto da titolare
L’anno scorso c’era tutto l’agonismo e la forza fisica di Rey Manaj a trascinare l’attacco dello Spezia alla voce centravanti.
Thiago Motta aveva posto nel dimenticatoio M’Bala Nzola, anche per qualche atteggiamento non esemplare da parte del N°18 è giusto riconoscerlo, ma soprattutto per via di un rapporto umano mai nato con il calciatore come ha descritto lo stesso procuratore Branchini (LEGGI QUI).
Il tecnico italo-brasiliano e si era convinto di puntare sul centravanti albanese arrivato in prestito dal Barcellona.
Un vero e proprio guerriero il N°9 della scorsa stagione, ma alla voce realizzazioni qualcosa lasciava a desiderare e alla fine furono 5 reti in 30 partite per lui che diede comunque il suo contributo alla salvezza.
In estate il mancato riscatto per via di richieste d’ingaggio ritenute esose e il suo trasferimento nella Serie B inglese al Watford dove finora ha disputato 5 partite senza gol e poi è stato fermato da un infortunio.
Con l’arrivo di Gotti invece M’Bala Nzola ha trovato pronto riscatto, ha trovato nuovamente un allenatore che punta totalmente su di lui e si è ripresentato in una forma fisica scintillante.
In Serie A sono già 7 i gol in 15 partite, e potevano essere decisamente di più visti gli errori sottoporta con Milan e Udinese, avendo già superato le reti messe a segno la scorsa stagione (appena 2 in trasferta contro l’Atalanta, Ndr) e lo score di Manaj.
Il suo apporto alle realizzazioni dello Spezia pesa esattamente per il 50% con 7 delle 14 reti realizzate finora in campionato dalle Aquile.
A questi aggiunge una doppietta realizzata nel primo turno di Coppa Italia contro il Como per un totale di 9 gol in 16 partite disputate in stagione.
Ora mancano solo due cose: una punta da mettergli al fianco visto che Gyasi ha dimostrato di non poter stare efficacemente nei due davanti nel 3-5-2.
E un rinnovo di contratto importante per non perderlo a parametro zero.
Eh sì, finalmente M’Bala “is on fire“.