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Macìa: “Dobbiamo creare una mentalità di umiltà ambiziosa!”

Il Direttore dell’Area Tecnica dello Spezia si è reso disponibile per una lunga intervista: “Mi sento fortunato ad avere Luca Gotti allenatore dello Spezia. Dobbiamo migliorare la fase di finalizzazione, ma questo non vuol dire acquistare per forza un attaccante. Stiamo iniziando a parlare con Nzola per il rinnovo del contratto. Salva Ferrer un po’ come Amian chiuso dalla grande crescita di Holm. Per Cardoso e Moutinho trattative avviate, su Kiwior…

Lunga intervista quest’oggi al Direttore dell’Area Tecnica dello Spezia Macìa che ha risposto alle nostre domande direttamente dalla sede del Centro Sportivo Ferdeghini di La Spezia.

Quali strategia di mercato in entrata in uscita a gennaio per lo Spezia?

Il vero cambiamento del calcio è che non si gioca più con 11 titolari, ma giochi con 16 per via della regola delle cinque sostituzioni che ti permette di cambiare il 50% della squadra. Adesso puoi giocare con un “Piano A” e poi con un “Piano B”. Dobbiamo quindi avere 16 titolari per ogni partita. Il mercato verrà fatto per raggiungere un gruppo di 16/18 titolari per giocare le partite per tutti i 90′ minuti che è stato la nostra mancanza finora. Quando pensavamo di avere la partita sotto controllo siamo mancati. Devo mettere a disposizione del nostro allenatore una rosa di 16/18 giocatori, per ora abbiamo una squadra di 70/80′ minuti. Abbiamo migliorato la nostra identità che ora è molto chiara e anche il livello delle prestazioni è cresciuto. Oltre alla prestazione vogliamo raggiungere il risultato.

Il migliore avvio dei tre anni di Serie A. Ne state tenendo conto?

Ho studiato la società negli ultimi due anni per cercare di non fare gli errori di gestione della squadra che sono successi negli ultimi anni. Il mister non ha avuto la possibilità di lavorare con la squadra vera che poi è stata quella del primo settembre. La squadra di luglio non era quella di adesso. Dovevamo cosegnare la squadra al mister pronta per l’80% al 1° luglio, non è possibile contestare un allenatore se non gli metti a disposizione la squadra fin dai primi giorni di ritiro. E questa è sempre una responsabilità della Società.

Dove questo Spezia può migliorare?

Noi dobbiamo migliorare la finalizzazione e il gol. Migliorare la propria identità non è un discorso di modulo tattico, ma a prescindere dal modulo e dai singoli io voglio vedere giocare a calcio in campo. In rosa forse siamo molto coperti in alcuni ruoli e meno in altri e questo va migliorato a gennaio. Manca gol e intensità mentale. Dobbiamo creare una mentalità di umiltà ambiziosa! Qua nessuno fa un favore a nessuno, i giocatori devono venire con la giusta mentalità. Dobbiamo iniziare a lanciare giocatori per società importanti, i giocatori che lasciano lo Spezia devono puntare ai top club perché prima dei top club ci deve essere lo Spezia.

Un commento sul lavoro di Gotti e pensa che possa essere legato a lungo allo Spezia?

Mi sento fortunato di avere Luca Gotti allo Spezia. Ha un grande vantaggio è una personalità molto stabile, personalità forte, ma che mantiene la calma. E’ il migliore compagno di viaggio per raggiungere i nostri obbiettivi. La sua calma è trascinante, anche quando abbiamo perso non ha voluto fare rivoluzioni cambiando cinque/sei giocatori di partita in partita. Questi valori sono importanti. Ci sta dando una grande mano a capire la nostra identità da mettere in campo. E’ un allenatore molto equilibrato sia con i giocatori più giovani che con i calciatori d’esperienza.

Trattativa per il rinnovo di Nzola?

Abbiamo avuto i colloqui iniziali con il suo attuale procuratore. Ci sono i tempi per parlare e per trovare le giuste soluzioni per il suo contratto. Sia la proprietà che io stesso cercheremo di avere il momento per mettere a posto il contratto. Siamo fiduciosi di questo, siamo fiduciosi con lui e fiduciosi del lavoro che Nzola sta facendo con mister Gotti. Nel momento giusto metteremo le cose a posto.

Se ci fossero richieste per Kiwior e Holm?

Se un giocatore arrivasse alla fine del suo percorso potrebbe partire. Se ci fossero richieste importanti andranno ascoltate, ma senza indebolire la squadra. Anche in entrata i giocatori dovranno dare quel qualcosa in più rispetto all’attuale rosa sia a livello mentale che tecnico.

Cosa manca per raggiungere il nostro obbiettivo in Serie A?

Manca soprattutto l’identità mentale, basti pensare ai gol presi al 90°. Dobbiamo essere concentrati e con l’identità mentale giusta. Inoltre dobbiamo chiudere prima le partite. Migliorare il modo di arrivare con più giocatori all’area di rigore avversaria e finalizzare meglio le tante occasioni che creiamo nelle partite.

Come vede il Settore Giovanile dello Spezia nei prossimi anni?

Non ho avuto ancora il tempo di analizzarlo bene, a parte qualche colloquio. Dobbiamo sicuramente crescere. Nei prossimi mesi mi concentrerò anche su questo aspetto.

Come pensa di migliorare la fase di finalizzazione, acquistando un attaccante? E come mai Salva Ferrer gioca così poco?

Attaccante o centrocampista di inserimento possono andare bene entrambi senza mettere troppa pressione in un singolo, ma alzare l’asticella del livello medio della squadra. Salva Ferrer purtrpoppo è penalizzato dalla crescita di Holm. Non abbiamo niente da rimproverare al ragazzo, l’allenatore deve fare una scelta di prestazione. Holm è una scelta naturale per le prestazioni che sta offrendo, un po’ in questa situazione è stato penalizzato anche Amian che può giocare però anche da difensore centrale. Come società dobbiamo valutare le prestazioni dei nostri ragazzi.

Cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo mercato: più italiani o più stranieri?

No ai prestiti secchi, se noi vogliamo crescere dobbiamo avere giocatori completamente concentrati su questa Società per far sì che abbiano un sentimento di appartenenza. Dobbiamo bilanciare poi tra acquisti di italiani e stranieri: l’importante rimane l’intelligenza del calciatore e di come gestisce la pressione. Uno straniero che gioca tre o quattro anni in Italia per noi è italiano, noi siamo lo Spezia un club, non siamo la Nazionale Italiana.

I suoi rapporti con Tella e Thiago Lopes?

Rapporti diretti sia con la proprietà, ossia i Platek, ma anche per quelli che lavorano con la proprietà come Tella e Thiago Lopes.

Come vive la lunga sosta per il Mondiale in Qatar?

Questa Coppa del Mondo è un problema per le società di calcio. Ora è finita la prima parte del campionato. A Gennaio inizia il vero campionato. Noi faremo qualche operazione per rinforzare la squadra e faremo un ritiro all’estero.

Cardoso e Moutinho sono nomi che circolano da tempo. E’ corretto?

Le trattative sono avviate, vorremo farli partecipi del ritiro in Spagna, ma è molto complesso perché il mercato apre il 2 gennaio e nessuna società si vuole prendere rischi di qualche infortunio. Noi vogliamo prendere dei giovani pronti quelli che ti danno subito un livello alto di prestazioni. Il nostro compito è restare in Serie A perché questo ti permetterà anche di valorizzare meglio i propri calciatori. Inoltre è una questione di prestigio. Noi vogliamo fare risultati in Serie A valorizzando i nostri calciatori. Quindi il compito primario è quello di fare risultati, dopo valorizzare i calciatori e poi ancora mettere al posto il budget. Dobbiamo portare prestigio a questa società anche attraverso la vendita dei calciatori dello Spezia a un certo livello. Non dobbiamo venderli a società che lottano per la salvezza, ma a top club della Serie A.

Un giocatore come Kiwior ha richieste anche da top club europei. Verrà ceduto?

Kiwior ha fatto una crescita incredibile, ma dobbiamo capire ancora quanto possa crescere ulteriormente. Tutti parlano di interessamenti per il ragazzo, ma il ragazzo è dello Spezia. Ora ha la Coppa del Mondo, poi farà un passo importante in carriera, ma solo nel momento giusto. Non c’è fretta ora per lui e neanche di venderlo.

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