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ESCLUSIVA CS – Bordin: “Lo Spezia ha le carte in regola per un buon campionato”

L’ex capitano aquilotto: “Contro Juventus e Milan ha fatto grandi partite e meritava di più. Anche a Cagliari mi è piaciuta molto. Tudor ha rivitalizzato il Verona: sarà una sfida intensa che vivrò con il cuore diviso a metà”

Hellas Verona – Spezia non può non essere la partita di Roberto Bordin.

L’ex difensore centrale, attuale C.t. della Nazionale della Moldavia, è stato per cinque stagioni giocatore e Capitano delle Aquile tanto da trasferirsi anche alla Spezia al termine della sua esperienza calcistica.

Intrapresa la carriera da allenatore ha poi passato un altro lustro come vice di Andrea Mandorlini sulla panchina dell’Hellas Verona.

Oggi lo abbiamo contattato per un’intervista esclusiva che ha, ovviamente, come piatto forte il match di domani al “Bentegodi” tra i ragazzi di Thiago Motta e quelli di Igor Tudor.

Quando risponde al telefono si trova ancora in albego in Moldavia dove sta preparando i prossimi impegni con la sua nazionale che avrà come avversarie Danimarca e Israele.

 

Buongiorno mister, lo Spezia visto contro Juventus e Milan è una squadra che gioca un calcio offensivo e piacevole e che ha raccolto meno di quanto meritasse. Come vede le Aquile in questo secondo torneo di Serie A?

Sono state due buone prestazioni contro squadre importanti che hanno vinto nella parte finale della partita e che sono riuscite a imporsi solamente di misura, ma lo Spezia ha fatto anche una bella vittoria sul campo del Venezia. Sarà difficile riconfermarsi in Serie A come successo l’anno scorso, però le Aquile possono sicuramente farcela. Il fatto che possano salvarsi me lo suggerisce l’ottima qualità delle prestazioni offerte. Bisogna però ripartire proprio dalle prestazioni per far meglio in futuro.

In estate si è consumato un passaggio di consegne in panchina che ha scatenato molte polemiche. Come giudica il passaggio da Italiano a Thiago Motta?

L’anno scorso Italiano ha fatto una grandissima cosa con una salvezza meritatissima e offrendo un buon calcio. Thiago Motta è partito bene e anche a Cagliari meritava sicuramente qualcosa in più. I presupposti per far bene ci sono. Ripeto non sarà un’annata facile, ma ha le carte in regola per poter fare un buon campionato ci sono tutte.

Lo Spezia ha dovuto molto operare in questo mercato estivo sia perchè la maggior parte dei giocatori era in prestito, sia perchè avrà la mannaia del blocco della FIFA al mercato per quattro sessioni. Il suo giudizio sul lavoro di Pecini?

Un lavoro molto buono come lo era già stato quello di Meluso nella scorsa stagione dove allestirono una squadra molto competitiva in pochissimo tempo. Quest’anno altrettanto un bel lavoro. Le sanzioni potrebbero creare qualche problema, però fino a questo momento hanno operato molto bene. Ovviamente poi sarà il campo a dire chi ha operato meglio in precedenza.

Passiamo al Verona: con il passaggio da Di Francesco a Tudor ha svoltato. Con il croato sono arrivati tutti e cinque i punti in classifica dei gialloblu nelle ultime tre giornate.

Ho visto la partita contro la Roma e posso dire che hanno fatto una grande partita. Sia Di Francesco prima, che Tudor poi hanno ereditato una squadra importante dopo le annate con Juric. Con Tudor forse i giocatori hanno trovato un tecnico che assomiglia di più a quello delle stagioni precedenti. Conoscendo le caratteristiche di Di Francesco forse a monte non è stata la scelta più adatta per la tipologia di giocatori che il Verona ha in rosa. Verona che è comunque una squadra rigenerata da Tudor che sta facendo molto bene. Le cose gli sono girate anche bene, ma sicuramente sarà una squadra non semplice da affrontare.

 

Uno Spezia che perde anche Maggiore e che sarà in gravissima emergenza a centrocampo. Che partita sarà Verona-Spezia?

Gli allenatori si devono adattare a una mancanza di giocatori e quindi anche Thiago Motta dovrà fare questo. Il mister ha dimostrato come Sala sia un giocatore duttile che può giocare a centrocampo tranquillamente. A Spezia io ho giocato cinque anni e sono stato veramente bene, avevo un grande feeling con la piazza. Anche a Verona da allenatore sono stato cinque anni. Due piazze calde e importanti per il calcio italiano. Mi aspetto una grande sfida. Il mio tifo si divide equamente per entrambe le squadre.

 

In chiusura una domanda sul suo quotidiano. Come sta procedendo la sua avventura in Moldavia?

Molto bene, anche adesso sono qui in Moldavia e sto preparando le ultime cose per il training camp. Abbiamo due partite importanti e difficili con Danimarca e Israele. E’ sicuramente un’esperienza positiva anche se i risultati non sono dalla nostra, ma cerchiamo di far crescere il movimento calcistico moldavo.

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