L’ex allenatore dello Spezia del “Triplete”, ed ex giocatore dell’Hellas Verona, è intervenuto ai microfoni de La Nazione. “Italiano deve continuare con la sua filosofia, ha portato allo Spezia già 33 punti. Nzola viene da un brutto infortunio, ci vuole più tempo.”
Chi si ricorda dell’allenatore del “Triplete” dello Spezia nell’annata calcistica di grazia 2011/2012? Si esatto, proprio lui Michele Serena.
Serena, oltre ad essere stato allenatore delle Aquile, ha anche vestito la maglia gialloblu dell’Hellas Verona nel 1991 in Serie A totalizzando 26 presenze e 3 gol. All’ombra dell’Arena arrivò in prestito dalla Juventus per poi essere ceduto l’anno successivo alla Sampdoria.
L’ex coach aquilotto è stato intervistato dai colleghi de La Nazione in vista del match che si disputerà sabato alle ore 15:00 al “Bentegodi” e che molto potrà dire della corsa alla permanenza in Serie A dei ragazzi di mister Vincenzo Italiano.
SALVEZZA COME LA CHAMPIONS LEAGUE – “L’Hellas è già salvo, per il secondo anno consecutivo ha fatto un campionato eccezionale. Spero, pertanto, che sabato prossimo i bianchi riescano a portare a casa un risultato positivo per mantenere la categoria. La salvezza per lo Spezia equivarrebbe alla Champions League. E poi, il prossimo campionato, vorrei tornare al ‘Picco’ a gustarmi le Aquile in Serie A“.
RIMONTA CAGLIARI – “La corsa salvezza ora è un po’ meno limpida rispetto a prima, anche perché il Cagliari ha conquistato tre vittorie di fila difficili da ipotizzare non più di dieci giorni fa. Però gli Aquilotti hanno ancora un piccolo margine di vantaggio e con esso la possibilità di scrivere il futuro con le loro mani senza dipendere dagli altri: questo è un fatto positivo“.
FILOSOFIA DI GIOCO – “Può essere che patiscano un po’ l’aver visto svanire il margine di vantaggio, prima magari vi era maggiore tranquillità perché l’eventuale errore poteva essere superato dalla classifica confortante. In questo momento, secondo me, il pericolo maggiore per gli Aquilotti consiste nel guardarsi dietro, invece devono continuare a guardare avanti, magari ponendosi l’obiettivo di raggiungere il Genoa o la Fiorentina. Se guardano chi sta dietro, subentrano paura e timore. Dal mio punto di vista Italiano dovrebbe continuare a proporre la sua filosofia di gioco, ovvero essere anche un po’ spavaldo e andarsela a giocare con tutte perché con questo modo di giocare lo Spezia ha conseguito 33 punti. Chi all’inizio del campionato avrebbe pensato che i bianchi sarebbero stati in questa posizione di classifica a cinque giornate dalla fine?“.
TRASFERTA AL BENTEGODI: VIETATO FARE CALCOLI – “Sarà una partita importantissima perché il Benevento giocherà a Milano e lo Spezia dovrà cercare di fare punti a Verona. Non sarà una sfida facile, anche perché l’Hellas viene da una serie di sconfitte. Il pericolo, in questo momento, è fare calcoli, la forza di questo Spezia è stata quella di provare a giocarsela con tutte le squadre“.
NZOLA A SECCO – “Viene da un infortunio, non è semplice. Per ritrovare la condizione migliore ha necessità di giocare, ma è pur vero che di tempo ce n’è poco perché la priorità è salvare la categoria nelle cinque partite che restano. Italiano, del resto, sa benissimo che in questo momento c’è la necessità di utilizzare i giocatori che stanno meglio perché ora i margini di errore si riducono drasticamente. Aggiungo che quando ha giocato Agudelo ‘falso nueve’ non mi è dispiaciuto“.
SCOMMESSA DIEGO FARIAS – “Se dovessi fare un nome su un giocatore che potrebbe essere determinante in queste ultime cinque giornate di campionato per le Aquile dico Diego Farias. Essendo un brevilineo può aver quel guizzo che può fare svoltare l’esito di una partita a favore dello Spezia, tecnicamente ha qualità, mi auguro possa dare la svolta“.
