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Italiano: “Mancano dieci punti all’obbiettivo, mancano i tifosi allo stadio”

L’allenatore dello Spezia si è concesso in una lunga intervista al locale Secolo XIX: “Platek e Tella mi hanno fatto ottima impressione. Da giugno metteranno in pratica le loro idee. Il no al Genoa perchè troppo legato ai tifosi dello Spezia.”

Lunga e interessante invervista pubblica quest’oggi dalle colonne del locale Secolo XIX a mister Italiano in vista della ripresa del campionato dopo la sosta per le Nazionali.

Sabato 3 marzo alle ore 15:00 lo Spezia sarà infatti impegnato nella difficile trasferta dell’Olimpico contro la Lazio che all’andata si impose per 1 – 2 al “Manuzzi” con tanti rimpianti da parte spezzina.

CRESCITA IN AUTOSTIMA –Giusto l’altro giorno l’ho detto ai miei calciatori. Come facciamo a prendere i 10 punti che ci mancano? ‘Come abbiamo fatto gli altri 29’. Nel gruppo sono cresciute l’autostima e la consapevolezza anche se non significa essere già salvi
SCETTICISMO –Siamo una matricola, abbiamo cominciato il campionato giocando sempre in trasferta per l’indisponibilità dello stadio Picco, siano partiti in forte ritardo rispetto alle altre perché abbiano vinto i playoff il 20 agosto e il nostro budget è in fondo alla classifica. Invece oggi siamo fuori dalla zona rossa e ci godiamo il momento. Un piccolo miracolo che premia il nostro sacrificio. Sono molto felice di essere andato al di là di ogni aspettativa.
IL NO AL GENOA –Sono rimasto troppo legato ai tifosi dello Spezia, la festa della promozione in serie A resterà per sempre nel mio cuore. Andarmene in quel momento non sarebbe stato giusto per nessuno. E poi volevo giocarmi la serie A in questa città. Diciamo che ho puntato contro gli allibratori. E resto fiero della mia scelta.
I NAZIONALI Oggi mi godo Ricci convocato nella nazionale maggiore, Maggiore, Marchizza e Pobega nell’Under 21. Grandi soddisfazioni per tutti. Ma ora per chiudere il cerchio manca ancora la salvezza.
FUTURO AQUILOTTO –Per ora il mio futuro è oggi, alla ripresa degli allenamenti, a Follo, perché sabato c’è la trasferta contro la Lazio. Poi vedremo.
I PLATEK –Non so quale immagine trasmettano all’esterno, però ho conosciuto personalmente Philip Raymond Platek e Nishant Tella e mi hanno fatto un’ottima impressione. Sono persone alla mano che hanno fatto capire di aver sposato la causa Spezia. Ora sono un po’ defilate, ma da giugno cominceranno a programmare e a mettere in pratica le loro idee. Dopo Volpi, lo Spezia è rimasto ancora in buone mani, sono certo.
TIFOSI –Il Picco vuoto è il mio più grande rammarico. Non aver fatto vivere ai tifosi il primo anno dello Spezia in serie A fa male al cuore. Insieme ci saremmo divertiti ancora di più. Speriamo possano ritornare con noi prima possibile. E allora faremo una grande festa. Alla Spezia si vive per la squadra di calcio. Il legame è fortissimo e si avverte in ogni angolo di strada, in ogni bar. Per questo cresce ancora di più il mio rammarico per il Picco vuoto“.
COMPLIMENTI –È stato emozionante quando allo stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli, dopo la sconfitta di Coppa Italia, il presidente Aurelio De Laurentiis entrò nel nostro spogliatoio per congratularsi con noi, sottolineando il bel calcio espresso. Così come mi inorgogliscono i complimenti di Billy Costacurta attraverso i microfoni Sky, perché stiamo parlando di un ex calciatore che ha fatto parte del meraviglioso Milan di Arrigo Sacchi. Una persona più che competente. Ma soprattutto sono felice perché i commentatori evidenziano la nostra identità e organizzazione di gioco. Sicuramente ha giovato l’effetto sorpresa, ma abbiamo pure portato una ventata di freschezza e novità con il nostro atteggiamento.
QUOTA SALVEZZA –Direi che non si discosta dagli anni passati: 37-40 punti. La Serie A è campionato di altissima qualità con un livello elevatissimo. La preparazione tattica eccellente mi ha davvero sorpreso. Decisamente più qualificata rispetto a quando ero calciatore.
PRANDELLI –Mi dispiace tantissimo, non me l’aspettavo. Sono stato un suo calciatore e con lui ho vissuto due stagioni stupende. Conosco la passione e l’amore che nutre verso la Fiorentina, stava tirandola fuori dai guai e invece si è ritirato. Una disdetta.
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