Il noto ristoratore proprietario della Locanda Alinò vivrà domani il suo derby personale. “Sono nato a Napoli, ma a Spezia sono cresciuto. Italiano è un predestinato, una persona alla mano. Saponara? Porterà qualità.”
Arrivato alla Spezia da Napoli nell’88 all’età di 12 anni come tifoso dei partenopei si ritrova oggigiorno all’età di 45 con il cuore diviso a metà tra il tifo per la squadra della sua città natale e quello della città che l’ha visto crescere.
Giuseppe Di Cristo è il proprietario del noto locale Locanda Alinò sito in via del Molo 170 alla Spezia. L’ormai “famosa” locanda è da sempre punto di riferimento per gli appassionati sportivi spezzini.
Per lui quella di domani alle ore 18:00 non potrà mai essere una partita come le altre.
Il cuore diviso tra due città, il tifo diviso tra due squadre che ama. Abbiamo deciso di chiedere a lui cosa si prova alla vigilia di un match tanto importante quanto delicato.
Un euro gol di Zaccagni ha deciso la prima del 2021. Come hai visto lo Spezia contro il Verona?
“Ho visto uno Spezia che inzialmente ha provato a essere un po’ più attento e ci è riuscito anche grazie a Provedel. Nella ripresa è partito forte creando due grosse occasioni con Pobega ed Erlic, poi però è arrivato l’eurogol di Zaccagni. Penso che un pareggio sarebbe stato più giusto, ma in questo momento pecchiamo di ingenuità.”
I punti scarseggiano e la classifica ora inizia a farsi brutta
“E’ la prima volta che siamo in zona retrocessione dall’inizio dell’anno. Bisogna però ricordarsi che ci davano tutti come già retrocessi. Sarà dura e lo sapevamo, ma sono convinto che i ragazzi ci proveranno fino all’ultimo.”
Dal mercato arriva Saponara. Che ne pensi?
“Spero che ci porti qualità e soprattutto un po’ di esperienza che manca a questa squadra. Tatticamente parlando penso che mister Italiano lo potrà utilizzare da mezzala o da esterno d’attacco.”
Il mercato “invernale” è appena iniziato, ti aspetti qualche altro rinforzo?
“Mi aspetto che si possa inserire qualche elemento con maggiore esperienza di Serie A che possa aiutare a salvare la squadra creando un bel mix con i validi elementi già presenti in rosa.”
Mercoledì si gioca contro il “tuo” Napoli. Per te è un derby?
“Il mio cuore è diviso a metà: sono nato a Napoli, ma cresciuto alla Spezia. Diciamo che spero in un bel pareggio.”
Sappiamo che sei molto amico di mister Italiano che frequenta il tuo locale. Svelaci qualche particolare su di lui e il suo staff.
“A prescindere dal calcio è una bravissima persona. Lui e il suo staff sono ragazzi alla mano. Penso che il mister sia un predestinato e gli auguro il meglio a lui e a tutti i suoi collaboratori. Sono veramente dei ragazzi d’oro.”
La tua prima esperienza al “Picco” e un ricordo di un calciatore dello spezia in particolare?
“Ho iniziato a seguire lo Spezia dagli anni di Mandorlini quando feci amicizia con Melucci e altri componenti della squadra. Da lì è partito tutto. Mi ricordo con grande piacere la vittoria sull’Alessandria sotto un diluvio universale, ovviamente anche il derby vinto con il Genoa qualche anno dopo grazie alla doppietta di Guidetti. Tra i giocatori preferiti non posso non nominare il “Figlio del Vento”, il mio amico Luca Coti.”
Cosa ti aspetti da questa stagione?
“Spero con tutto il cuore nella salvezza, anche all’ultimo secondo di recupero dell’ultima partita, sofferta quanto volete, ma che salvezza sia. E poi tutti a festeggiare…”
