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Penna in Trasferta, Badia: “Intensità e gioco forsennato caratteristiche del Verona, ma Juric teme Nzola”

Analizziamo la partita di domenica prossima con il collega di CalcioHellas.it “I due tecnici si assomigliano anche se credo che Italiano dopo gli ultimi risultati contro il Verona sarà più accorto in difesa.”

A cinque giorni dal match del “Picco” andiamo a “tastare il polso” del Verona che sarà impegnato contro lo Spezia alla ripresa del campionato di Serie A. Per farlo ci siamo affidati al giornalista di CalcioHellas.it Tommaso Badia che segue da vicino le vincende gialloblu e ne conosce vari aspetti.

Un punto nelle ultime tre giornate, ma anche una classifica importante con un nono posto a quota 20 punti. Il Verona non è più una “piccola”?

Il Verona, dopo una stagione sorprendente, sta cercando di consolidarsi in Serie A, e per il momento ci sta riuscendo grazie in particolar modo a Juric. Io credo che se il Verona riuscisse ad assestarsi con tre o quattro stagioni di buon livello e a confermare il tecnico si potrebbe magari iniziare a parlare anche di Europa, ma per ora è ancora presto.

La pausa è servita a recuperare infortunati importanti come Kalinic, Lovato e Dawidowicz?

Con le porte chiuse è difficile dire chi ha recuperato e chi no, ma è chiaro che questa pausa permetterà di ritrovare qualcuno, far rifiatare i giocatori più “spremuti” e magari permettere ad altri di entrare in forma con più calma. Il tutto aspettando il mercato, dal quale dovrà arrivare qualche puntello per una rosa sin qui troppo fragile sul piano fisico.”

In cosa il Verona può far male allo Spezia?

Un Verona riposato potrebbe tornare a giocare con il pressing forsennato per novanta minuti che è mancato nelle ultime partite, durante le quali la squadra è calata nel finale proprio a causa della stanchezza. Credo che sia questo l’aspetto più temibile del post-pausa.”

E invece cosa Juric può temere delle Aquile?

In questo campionato Nzola è sicuramente l’uomo in più dello Spezia: andrà senz’altro tenuto d’occhio…

Italiano e Juric propongono un gioco molto offensivo e amano provare sempre a imporsi. Quanto si assomigliano? In cosa differiscono?

Credo che il gioco offensivo sia appunto la caratteristica che unisce i due tecnici in questione: entrambi non hanno paura dell’avversario e provano sempre a vincere, a prescindere dal calibro del contendente. Penso invece che la differenza la faccia più che altro il modo di giocare: Juric punta più sull’intensità e la fisicità, mentre Italiano cura un po’ di più il palleggio.

 

Le due squadre sono anche le due formazioni che hanno colpito più pali di tutta la Serie A…

 

I legni presi sono sinonimo di tante occasioni create. Sicuramente il cinismo sarà comunque fondamentale

Che partita ti aspetti?

Mi aspetto una partita giocata a viso aperto, anche se credo che lo Spezia, dopo gli ultimi risultati, potrebbe essere un po’ più accorto rispetto a un Verona che ha invece una classifica decisamente più tranquilla.

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