“Italiano? L’ho scelto grazie a uno scout in Sicilia, che mi aveva segnalato il Trapani come squadra che esprimeva un bel gioco”
Guido Angelozzi, ex direttore generale dello Spezia, intervenuto a TuttoMercatoWeb.com, è tornato a parlare del suo passato al Golfo: “Io e lo Spezia due fidanzati stanchi, abbiamo deciso di lasciarci. Quando sono arrivato due stagioni fa l’ho fatto su espressa richiesta del Patron Volpi. Ho messo a posto la società e siamo arrivati fino alla Serie A. Oggi lui si occupa meno dello Spezia e così è stato meglio lasciarsi”.
“La promozione? La squadra ci ha sempre creduto, l’allenatore anche”, ha continuato Angelozzi. “All’esterno invece qualcuno no. Nonostante la posizione in classifica bassa eravamo convinti: posso dire che lo Spezia è formato da uomini veri. Ne cito due: Claudio Terzi e Luca Mora. Italiano? L’ho scelto grazie a uno scout in Sicilia, che mi aveva segnalato il Trapani come squadra che esprimeva un bel gioco. Abbiamo visto qualche partita e abbiamo iniziato il percorso che tutti abbiamo conosciuto. Ma il lavoro allo Spezia, va detto, è iniziato l’anno prima con Pasquale Marino”.