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Giulio Maggiore e quell’emozione da capitano a “San Siro”

Dal Milan a Milano con la maglia dello Spezia, il cerchio si è chiuso per il talento spezzino che è diventato grande e ora vuole consacrarsi in Serie A

Giulio Maggiore fin da bambino aveva solo una cosa in testa, fare il calciatore. Lo ripeteva a tutti in famiglia “Farò il calciatore da grande!

La mentalità alla fine è sempre stata quella giusta: a letto presto, impegno negli allenamenti, corretta alimentazione e attenzione nello studio. Certo che lo facesse un ragazzino non era cosa banale e la sua determinazione stupiva un po’ tutti.

Alla fine ha avuto ragione lui: 107 presenze in Serie B e 8 gol con partecipazioni ai Play – Off e una promozione in serie A nei primi quattro anni di carriera professionistica non arrivano per caso.

Ripercorriamo insieme l’escalation del talento spezzino classe ’98 che domenica scorsa a “San Siro” contro il Milan ha coronato un sogno scendendo in campo con la fascia di capitano della squadra della sua città.

E’ sì perchè nell’estate del 2012 arrivava il trasferimento al Milan che punta su di lui per il Settore Giovanile.

Al “Vismara” nel centrocampo rossonero si ritrova al fianco del pari età Manuel Locatelli, ma lo fa solo per un paio di mesi.

La distanza e il richiamo del mare del Golfo si fanno sentire, vuole tornare a Spezia e crescere con calma in maglia “bianca”.

Le Aquile non si fanno scappare l’occasione e lo mettono sotto contratto. Si parte dai Giovanissimi Nazionali per arrivare alla formazione Primavera che in quelle annate è allenata da mister Fabio Gallo.

Il talentino sbalordisce con la seconda squadra aquilotta: 30 presenze e 9 reti con la perla di quel colpo di tacco in gol contro la Juventus nel suo futuro stadio, il “Picco” gremito per la semifinale del Torneo di Viareggio.

A dargli finalmente fiducia è mister Mimmo Di Carlo che lo porta in Prima Squadra, lo fa esordire e ben presto ne fa una colonna del suo Spezia.

Sì proprio quel ragazzo che da bambino andava a tifare per la maglia bianca in “Curva Ferrovia” è ora a sudare in campo per difendere quei colori tanto amati davanti alla sua gente.

In tribuna poi non manca mai il sostegno della famiglia papà, zio e il fratello Giacomo centravanti talentuoso a livello dilettantistico con squadre come Sarzanese e Fezzanese.

E Giulio è pronto a ricambiare il favore alla domenica sedendosi spesso in tribuna al “Cimma” per esultare dei gol del fratello in maglia “verde”.

Una cosa che ora non è più possibile perchè la Serie A gioca alla domenica…

Ma la maturità di questo classe ’98 emerge come sempre anche fuori dal campo: nel 2017 ha rifiutato la convocazione del C.t. Di Biagio al Mondiale Under20 in Giappone.

Devo dare la maturità, è più importante!” la sua giustificazione all’ex centrocampista di Roma e Inter.

I suoi compagni, con giocatori del calibro di Orsolini e Barella in rosa, chiuderanno al terzo posto.

Discorso azzurro chiuso? Neanche per sogno perchè oggi Maggiore è uno dei punti fermi della formazione Under21 del C.t. Nicolato con cui ha disputato cinque partite, tutte da titolare.

Un detto diceva “Il tempo è galantuomo…

Se sia galantuomo non lo so, ma sicuramente vedere Giulio capitano dello Spezia in Serie A a San Siro contro il “suo” Milan è il classico cerchio che si chiude.

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