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Le PAGELLE dei CENTROCAMPISTI: ESTEVEZ da applausi, MAGGIORE capitan futuro

Per Ricci una regia illuminata, mentre Pobega è partito a razzo. Agoumé interessante: può crescere. Mora, Bartolomei e Deiola fanno fatica

Riprendiamo il periodo di festa per continuare l’analisi reparto per reparto delle prime XIV giornata di Serie A dello Spezia. Quest’oggi tocca al centrocampo, il cuore pulsante del gioco di Vincenzo Italiano.

ESTEVEZ 7,5: Ci mette un po’ a essere inserito l’argentino ex Estudiantes che, probabilmente, deve trovare i giusti movimenti negli schemi tattici di mister Italiano arrivando da un calcio diverso. Quando entra in campo però è decisivo e si molto probabilmente si impone come il miglior acquisto estivo delle Aquile (Nzola era già presente in rosa, Ndr). Non fa mai mancare la classica “garra” argentina giocando partite di gran sostanza, ma anche di buon valore tecnico. Chiude gli spazi e riparte, ma soprattutto si fa vedere con i giusti tempi di inserimento sia andando al tiro, quattro conclusioni nello specchio, sia sfornando assist per i compagni. In pochi si aspettavano un rendimento così. E’ già fondamentale.

RICCI 7: E’ il “play” dello Spezia, il fulcro del gioco in mediana della squadra di Italiano. Da lui passano tutte le trame di gioco, è lui che fa spesso ripartire l’azione cambiando fascia da una parte all’altra del campo con le sue classiche “sventagliate” (51% dei lanci tentati riusciti). Altissimo il suo rendimento in tutte le partite e altissima la percenutale dei passaggi riusciti (92%). Sta migliorando molto anche la fase di interdizione. Due passaggi vincenti che hanno portato alla segnatura.

MAGGIORE 7: Nonostante i tanti detrattori il “Fante dé Spéza” ha dimostrato ampiamente a tutti che lui in Serie A può starci tranquillamente. Mezzala moderna che ama inserirsi nelle ultime giornate ha tenuto in piedi il centrocampo fornendo anche alcuni preziosi assist come quello dell’azione del vantaggio contro il Bologna. Moderno perchè sa anche recuperare molti palloni fermando l’azione avversaria. Spettacolare la prestazione in Coppa Italia con annessa doppietta e secondo gol “alla Del Piero“. Errore come quello della palla persa contro la Lazio rubata da Milinkovic Savic per l’assist a Immobile fanno parte del processo di crescita e adattamento alla categoria. Due volte con la fascia di capitano al braccio in quel di “San Siro”.

POBEGA 7: L’ex Pordenone in prestito dal Milan è partito forte, anzi fortissimo, mettendo a segno una rete contro la Juventus e una contro il Benevento. Mezzala che sa inserirsi colpendo di testa o calciando a rete. Alla lunga il suo rendimento è un po’ calato. Con l’anno nuovo si spera ritrovi la miglior condizione fisica che aveva contraddistinto il suo inizio di stagione.

AGOUME’ 6,5: Il più giovane della truppa, classe 2002, che manifesta troppo spesso qualche insofferenza di troppo per la panchina. Le qualità comunque ci sono tutte e le volte che viene mandato in campo lo dimostra sia in Coppa Italia che in campionato. Da ricordare la sua prestazione con il Bologna dove con due recuperi decisivi evita guai alla porta difesa da Provedel. Può solo che crescere.

ACAMPORA 6: Non è spezzino, ma praticamente è come se lo fosse visto che è cresciuto nelle giovanili. La mezzala napoletana si disimpegna in maniera sufficiente, soprattutto in fase di interdizione, anche quando viene schierato nell’insolito ruolo di esterno d’attacco.

BARTOLOMEI 5,5: Il percorso fatto da questo calciatore è strabiliante. Partito dall’Eccellenza quest’anno è arrivato a esordire in Serie A. Una favola da raccontare ai nipotini. Per ora comunque in Serie A non ha lasciato il segno quando è stato chiamato in causa da mister Italiano.

MORA 5,5: Fa fatica l’ex Spal ad ambientarsi nuovamente alla Serie A. La fotografia del suo inizio di stagione e tutta in quel vano inseguimento ad Hakimi che gli fugge via e insacca il vantaggio dell’Inter dopo un primo tempo giocato alla pari.

DEIOLA 5: Francamente facciamo fatica a ricordarci di una partita dove l’ex Cagliari è stato decisivo per le sorti del risultato o della squadra. Al momento non sembra ancora aver assimilato i dettami tattici di mister Italiano.

LEO SENA S.V.: Ingiudicabile il brasiliano che doveva entrare in competizione con Ricci per il ruolo di playmaker, ma che si fa male prestissimo e non riesce quasi mai a scendere in campo.

 

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