Analizzando i punti persi e guadagnati quest’anno in campionato dalla Lazio il saldo finale dall’80° in avanti è 0.

Se la classifica è deficitaria, la Lazio ha certamente buoni motivi per mangiarsi i gomiti. Contro il Milan, per la quarta volta in campionato la Lazio si è fatta beffare nei minuti finali. Riavvolgendo il nastro di tutta la stagione, sono ben 6 i punti buttati via per distrazioni negli istati conclusivi dei match. Tre dei quali – e questa è un’ulterirore aggravante – in partite giocate all’Olimpico.

Oltre al gol di De Roon a Bergamo per il 2-2 finale, ci hanno pensato Arslan, Fabian Ruiz e, in ultimo, Tonali a beffare gli uomini di Sarri. Tutti e tre sotto la curva sud, per altro. Tre match tra le mura amiche che le aquile non sono riuscite a capitalizzare. Sarebbe bastato poco per essere almeno appaiati ai cugini giallorossi al 5° posto. Invece nelle ultime quattro giornate bisognerà non solo vincere, ma sperare anche in qualche incastro di risultati favorevole per strappare una qualificazione in Europa.

Tante recriminazioni, quindi, ma non tutto è da buttare. La zona Caicedo non è più il marchio di fabbrica della squadra – per i numeri, prima ancora che per la partenza del Panterone – ma considerando i minuti dall’80° in avanti, la Lazio è stata anche in grado di guadagnare altrettanti punti quest’anno. 6 sono infatti quelli messi in cascina dopo i due 1-1 col Torino, tra andata e ritorno, il 2-2 strappato a Cagliari, il 3-3 in rimonta sull’Empoli e il successo 3-1 contro l’Inter di Inzaghi a ottobre, ribaltando lo svantaggio iniziale. Il saldo totale quindi è 0. Piccola consolazione, per una stagione che poteva regalare senz’altro qualcosa in più a Immobile e compagni se solo si fosse riuscito a limitare il numero degli errori individuali nei momenti decisivi.

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