Dieci partite e ben sei 0-0: tra questi anche Spezia-Sampdoria grazie agli errori di arbitro e VAR che annullano un gol valido a Di Serio e non concedono un evidente calcio di rigore per un fallo di mano in area di Borini (LEGGI QUI), oltre alla sfida tra i prossimi avversari del Brescia e la Ternana, Palermo-Parma, Ascoli-Modena, Catanzaro-Cremonese e Sudtirol-Cittadella. Tanti sbadigli quindi e poche emozioni in queste gare che fanno riflettere sul futuro generale del nostro calcio.
In Serie A il precedente record (da quando ci sono i tre punti a partita) risaliva al 2011 e al 2018, quando gli 0-0 si fermarono a cinque in entrambe le circostanze. Oggi in cadetteria si è riusciti a fare meglio, anzi, peggio.
Più di una partita su due si è chiusa senza reti. Perché il gol fa bene all’entusiasmo, stimola la produzione di adrenalina, è praticamente necessario. E se si torna alla tradizione del pareggio a reti bianche, che piace ai tecnici perché la difesa ha retto bene e un punto fa sempre comodo, è un guaio mica da ridere.