Dopo il pareggio del “San Nicola” la zona salvezza per lo Spezia si è allontanata a 6 punti di distacco. E dire che la prestazione in casa del Bari, almeno nella prima frazione, non era stata neanche malvagia evidenziando tutti i limiti e le difficoltà che sta attraversando la formazione di mister Iachini. Le conclusioni dalla distanza di Tanco e due volte di Cassata hanno però trovato un Brenno pronto e reattivo nel negare la rete ai calciatori aquilotti.
Dopo la prima frazione è arrivato il vantaggio di Mateju, ma un errore difensivo è costato il pareggio di Sibilli. Da quel momento le due squadre sembra quasi si siano volute accontentare dando vita a un prosieguo di gara deludente anche sul piano delle occasioni. L’infortunio di Di Serio ha sicuramente complicato i piani di D’Angelo che poi ci ha anche messo del suo levando un Jagiello in palla e lasciando in panchina Verde, unico giocatore che sembra poter dare la scossa con le sue giocate a questa squadra.
Il calendario ora mette lo Spezia di fronte a 10 gare ancora da disputare per cercare di evitare in primo luogo una retrocessione in Serie C che sarebbe clamorosa, oltre che la seconda consecutiva, e poi i Play-Out.
Di queste dieci gare ben sei saranno tra le mura amiche dello stadio “Alberto Picco“ che deve tornare a essere, per forza di cose, il fortino su cui erigere le fondamenta di una salvezza che al momento sembra complicata. Considerato il primo periodo di campionato giocato a Cesena lo Spezia ha conquistato 12 punti tra le mura amiche e 15 in trasferta sui complessivi 27.
E’ giunto quindi il momento di cambiare questo trend negativo e farlo alla svelta cominciando dalla gara casalinga contro il Sud-Tirol.