Lo stadio “Alberto Picco“ sarà il valore aggiunto su cui lo Spezia dovrà costruire la propria salvezza. Guardando al calendario infatti gli scontri diretti per mantenere la categoria passeranno tutti, o quasi, dall’impianto di viale Fieschi. Cinque le gare da cerchiare in rosso che si giocheranno nello stadio amico con tutto il supporto della tifoseria aquilotta e si tratta di quelle contro Feralpisalò, Ascoli, SudTirol, Sampdoria e Lecco.
Un altro dato confortante è la media punti che si è letteralmente trasformata nelle gare interne passando dai 0.5 punti a partita per le gare che si sono dovute disputare a Cesena ai 1.25 punti a partita da quando si è tornati a calcare l’erba del “Picco“. Il mercato ha dato poi, finalmente ci verrebbe da aggiungere dopo due sessioni seguite da Macìa praticamente disastrose, una grossa mano alla risalita in classifica delle Aquile che dopo la sconfitta interna con la Cremonese erano ultime a 6 punti dalla salvezza diretta e che invece ora ha superato quattro squadre in classifica, appaiato la Ternana e vedono la salvezza diretta a 3 punti dove staziona la coppia formata da Sampdoria e Sud-Tirol.
Si diceva del mercato di gennaio dove sono arrivati giocatori già fondamentali come Mateju, Nagy, Jagiello, Falcinelli e Di Serio che sembrano essersi integrati al meglio negli schemi di mister Luca D’Angelo, senza dimenticare l’aggiunto del terzino spezzino Luca Vignali. A questi si aggiunge la curiosità di vedere all’opera il difensore argentino Tanco, che nello spezzone di partita disputato non è affatto dispiaciuto, e l’esterno mancino croato Jureskin che aspetta ancora l’esordio con la sua nuova maglia. Tutti elementi, a parte Tanco che arriva dal massimo campionato argentino, che conoscono bene la Serie B e sono abituati a lottare in chiave salvezza. Sotto la guida di mister Luca D’Angelo, che ha rivitalizzato giocatori come Verde e Salvatore Esposito, la strada per assolvere il compito per ottenere il risultato prefisso sembra ora meno in salita.