Intervista realizzata dai colleghi de Il Secolo XIX al portiere aquilotto Jeroen Zoet protagonista domenica scorsa del pareggio contro il Pisa al posto dell’indisponibile Dragowski e autore di una grande parata su Torregrossa: “Una parata un punto? Allora era meglio che ne facessi tre”. Esordisce così l’estremo difensore ai microfoni dei colleghi che poi spiega: «Sono contento di avere dato il mio contributo alla squadra e di avere mantenuto la porta inviolata – ha sottolineato Zoet dopo lo 0-0 dello Spezia contro il Pisa – anche se avremmo voluto a tutti i costi regalare una vittoria ai nostri tifosi, serviva un pizzico di cattiveria in più in attacco».
VOGLIA DI SCENDERE IN CAMPO – “Ho fame di giocare come tutti, penso di avere ancora diversi anni di carriera davanti perché fisicamente sto bene e mi alleno forte per farmi trovare pronto. In giro ci sono tanti giovani davvero forti, ma penso che la nostra esperienza nel ruolo sia fondamentale”
PRONTO QUANDO CHIAMATO IN CAUSA – “È vero, ho giocato poco, ma non resto in rosa solo per fare gli allenamenti. Ho sempre risposto al meglio delle mie possibilità quando sono stato chiamato in causa”
GRUPPO AFFIATATO – “Sia con Dragowski che con Zovko il rapporto è ottimo, ma anche con i giovani della Primavera Plaia e Mascardi. Siamo un gruppo affiatato con i preparatori Lorieri e Battara. A me viene spontaneo dare il mio contributo per cercare di migliorare il clima della squadra.“
OBIETTIVO – “L’obiettivo è quello di tornare subito in A e dopo questo brutto inizio guardiamo di partita in partita, punto dopo punto.”
LA SPEZIA CITTA’ – “A Spezia sto bene, vivo con la mia famiglia e qui è nata mia figlia piccola, se non fossi contento non sarei qui per la mia quarta stagione“