Dopo la sconfitta con il Venezia, la terza consecutiva in campionato, erano iniziate a circolare voci di un possibile avvicendamento in panchina ed era ricomparso anche lo “spettro” di Filippo Inzaghi, svincolatosi dalla Reggina e già sondato in estate.
Come riporta però oggi Il Secolo XIX Alvini non rischia nulla anche se dovesse perdere la prossima gara da ex contro la Reggiana sul neutro di Cesena. La proprietà non ha mai preso in considerazione l’idea di un esonero e i passi avanti registrati per un’ora di gioco contro il Venezia hanno fatto ben sperare.
Se a queste motivazioni si aggiunge che l’ingaggio di Filippo Inzaghi è fuori dai parametri imposti dai Platek e che sotto contratto rimane ancora mister Gotti con una spesa di circa 400.000 a stagione i conti sono presto fatti e, almeno nell’immediato, Alvini non rischia la propria panchina.
Semmai a essere monitorati sono Macìa e Melissano il cui mercato estivo non ha di certo convinto e fa il paio con quello balbettante e costosissimo dello scorso gennaio in Serie A. Melissano era presente in tribuna al “Penzo” con Gazzoli, mentre Macìa è a Valencia per motivi familiari. Più che quello dell’allenatore è l’operato dei due dirigenti addetti al mercato a essere sotto la lente d’ingrandimento.