L’ex terzino dello Spezia era in campo nel 2007: “Ci si poteva salvare prima, ma va anche ringraziato Stojanovic per il gol del pari con l’Empoli. Io? Farò il tifo dalla Tv“
Ferdinando Giuliano, ex terzino delle Aquile con cui vanta ben 70 partite all’attivo, è stato uno dei protagonisti dello spareggio del 2007 tra lo Spezia e il Verona.
Il collega Fabio Bernardini lo ha intervistato sulle pagine de La Nazione ed ecco che ora vi proponiamo alcune delle sue risposte più interessanti a questa intervista.
NESSUNA ANALOGIA CON LO SPAREGGIO DEL 2007 – “No, perché sedici anni fa le sorti si decisero in due partite, tutto era differente. Ora è un punto interrogativo, chi avrà più forza, energia, stimoli potrà portarsi a casa questa salvezza. Speriamo che il risultato finale arrida allo Spezia, me lo auguro di cuore perché in riva al Golfo ho vissuto gli anni più belli da calciatore. Dopo il Napoli, la mia squadra del cuore è lo Spezia: li sono nati i miei figli, la città ce l’ho dentro di me”
LA GARA DELL’OLIMPICO – “Ho visto una squadra gagliarda, tosta. Se nello spareggio i bianchi disputeranno la stessa prestazione dell’Olimpico potranno battere il Verona. Sulla carta lo Spezia è molto più forte dell’Hellas, un attaccante come Nzola gli scaligeri non ce l’hanno“.
ESPERIENZA E UNITA’ DI INTENTI – “Dal punto di vista fisico ormai i valori sono assodati, è sull’ aspetto caratteriale e emotivo che occorrerà lavorare, chi ha esperienza dovrà metterla a disposizione della squadra. Nella vita, come nello sport, bisogna avere coraggio, gli Aquilotti dovranno giocare a testa alta, altrimenti avranno già perso in partenza. Noi nel 2007 eravamo un grande gruppo, sarà fondamentale arrivare a questa partita con l’unità di tutte le componenti, per questo spareggio dovranno essere tutti una cosa sola per forza, altrimenti non se ne viene fuori“.