37′ minuti in campo complessivamente nelle ultime 4 gare: troppo poco per il fantasista che con la sua classe e la sua imprevedibilità può stravolgere l’intero andamento di una gara

Nelle ultime due gare, rispettivamente vinta contro il Milan e pareggiata a Lecce, è dovuto restare suo malgrado seduto in panchina a guardare e incitare i compagni.

Mister Leonardo Semplici non l’ha inserito neanche a gara in corso mandando in campo con i rossoneri Zurkowski e Kovalenko e al “Via del Mare” inserendo nella ripresa Salva Ferrer, ancora Zurkowski e il rientrante Agudelo.

Una situazione davvero “atipica” per Daniele Verde con il N°10 dello Spezia costretto a mordere il freno probabilmente anche per qualche acciacco di troppo che in effetti ne ha condizionato finora il rendimento in campionato.

Eppure nella scorsa stagione era stato il giocatore più determinante per le sorti della salvezza delle Aquile nonché il miglior marcatore della squadra attirando addirittura un velato interesse delle Juventus in estate.

LA CLASSE NON E’ ACQUA

Giocatore di grandissimo talento capace di inventarsi una magia, un gol o un assist dal niente, capace di creare quella superiorità numerica con una giocata utile a scardinare le difese avversarie eppure questa stagione l’ha vissuta tra molti alti e bassi anche dovuti ai problemi fisici che ne hanno caratterizzato l’intera annata.

Ora, a 180′ minuti dal termine del campionato e con una salvezza ancora tutta da conquistare pensiamo che sia arrivato il momento di affidarsi alla sua classe e al suo estro.

Del resto chi lo ha sostituito al fianco di Nzola non ha davvero brillato. Pensiamo alla prova inconcludente e quasi dannosa di Eldord Shomurodov contro il Lecce o a quella di Gyasi in attacco contro il Milan.

Il Capitano si impegna molto, corre e aiuta in fase di copertura, ma non sembra trovarsi a suo agio nelle due punte davanti nel 3-5-2 rispolverato da Semplici nelle ultime due gare.

Per questa serie di ragionamenti sarebbe opportuno concedere una nuova opportunità a Verde che in coppia con Nzola ha fatto vedere già ottime cose nel corso della stagione e che con una giocata potrebbe cambiare l’andamento di un partita bloccata.

Il fantasista 26enne in stagione è sceso in campo in 23 occasioni su 36 partite disputate, ma molte delle quali solo per spezzoni di gara segnando comunque tre reti di cui la splendida doppietta che aveva portato sul doppio vantaggio, al termine della prima frazione, lo Spezia sul campo di Empoli.

La squadra allora allenata da Gotti si era poi fatta riprendere in pieno recupero. Un pareggio che costò la panchina proprio all’ex Udinese sostituito una settimana dopo, a seguito della sconfitta con la Juventus dove andò in panchina Fabrizio Lorieri, da mister Leonardo Semplici.

Secondo l’allenatore “Verde va gestito visti i problemi fisici“, ma 37′ minuti complessivi in campo tra le sconfitte di Bergamo e Cremona, la vittoria sul Milan e il pareggio in casa del Lecce sembrano veramente troppo pochi per un giocatore della sua classe che potrebbe invertire le sorti di una stagione per le Aquile.

Insomma lo Spezia ha bisogno di ritrovare imprevedibilità sotto porta e reti e Daniele Verde è pronto a dare il suo contributo in questi termini problemi fisici permettendo visto che anche nella conferenza stampa pre gare di ieri il tecnico Semplici ha sottolineato come le condizioni del N’10 aquilotto non siano ancora ottimali.