Il portierone dello Spezia è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva: “Dipendiamo solo da noi stessi. Conoscevo già Wisniewski e penso che abbia tutte le caratteristiche per imporsi anche in Serie A. Il nostro pubblico è fantastico: è come avere un giocatore in più”
Giornata di interviste anche per il portiere dello Spezia Bartlomiej Dragowski che all’antivigilia della gara con il Torino è intervenuto ai microfoni dei colleghi di Radio Sportiva.
Ecco per voi alcune delle sue dichiarazioni più interessanti.
L’estremo difensore polacco esordisce con un commento sulla propria condizione fisica e sulla prossima gara. “Mi sento bene e sono prontissimo per le prossime gare, spero di raggiungere la salvezza il prima possibile. La partita con il Torino è difficile, dobbiamo prepararla bene, soprattutto mentalmente. Siamo alle ultime due partite del campionato, sappiamo il loro peso e cosa dobbiamo fare per restare in Serie A. Siamo pronti e faremo di tutto per raggiungere il nostro obiettivo. Fioretto? Prima raggiungiamo l’obiettivo, poi ci penso”. Ovvio poi un riferimento anche su un argomento sul quale si è molto dibattuto ossia sulla mancata contemporaneità delle gare delle tre squadre ancora in lotta per la salvezza, ma anche qui Dragowski dimostra di avere idee molto chiare. “Dipendiamo da noi stessi, se faremo gli stessi punti del Verona saremo salvi. L’Empoli è una società seria che giocherà per i suoi obiettivi, lo ha dimostrato contro la Juventus. Ripeto, dobbiamo concentrarci su noi stessi perché ora tutto dipende da noi”.
ANNATA – “Eravamo tranquilli, forse troppo e per questo abbiamo perso qualcosina, però abbiamo ritrovato testa e atteggiamento giusti. Il nostro pubblico è fantastico, è come giocare con un giocatore in più, ci dà la forza nei momenti più difficili per spingere ancora di più”.
INFORTUNIO e NAZIONALE – “In ospedale pensavo solo a come velocizzare il mio rientro. E’ vero che perso i Mondiali, ma ho sfruttato la sosta per recuperare e fortunatamente è andato tutto bene. La Nazionale è il sogno di tutti i giocatori, non sono protagonista ma è bello far parte del gruppo. Szczesny e Skorupski sono molto forti”.
IL CONNAZIONALE WISNIEWSKI – “Wisniewski? Per me non è di certo una sorpresa in quanto lo conosceva fin dai tempi delle selezioni giovanili con la Polonia. Penso che dovsse solo sbloccarsi mentalmente e capire che può stare a questi livelli, ha le qualità giuste per essere un buon difensore e lo sta dimostrando ora in Serie A”.
L’EX COMPAGNO KIWIOR – “Arrivare in una società di vertice di Premier League come l’Arsenal è tanta roba. L’ho sentito, si trova benissimo ed è molto felice di allenarsi a quei livelli. Pensa un po’ come tutti che la Premier sia un grande campionato e il top fra i campionati europei ed è tanto stimolato”.
