Protagonista da sempre in maglia bianca ha contribuito in maniera decisiva alla promozione in Serie A e alle due successive salvezze delle Aquile, ma la dinamica della sua separazione con il club ha lasciato l’amaro in bocca a tanti

Quella contro lo Spezia di domenica sarà, nel bene o nel male, anche la partita di Giulio Maggiore con l’ex capitano delle Aquile che incrocerà per la prima volta il suo passato allo stadio Alberto Picco.

Un trasferimento quello della scorsa estate dal Club di via Melara al club campano carico di polemiche e che ha lasciato l’amaro in bocca a tanti soprattutto per i modi in cui si è consumato.

Le richieste di aumento economico del giocatore non coincidevano con le offerte di rinnovo proposte dalla Società bianca e a un anno dalla scadenza del contratto ecco che l’addio è diventato inevitabile.

Il nome di Giulio resterà comunque legato a quello dello Spezia la squadra della sua città, la squadra da cui è partito dal Settore Giovanile per poi bruciare le tappe ed esordire in Serie B.

E’ stato tra i protagonisti della storica promozione in Serie A e di due altrettanto storiche salvezze per un totale di 188 presenze, 18 gol e 14 assist.

Finora solo 12 invece le presenze con la maglia granata perchè frenato da un infortunio, quello stesso infortunio che gli fece perdere il confronto dell’andata all’Arechi.

Ora invece dovrebbe essere titolare nel centrocampo che schiererà domenica Paulo Sousa e già i tifosi si dividono.

Fischi o indifferenza per l’ex capitano? Vada come vada quello che è sicuro è che Maggiore e lo Spezia è un binomio destinato a far discutere sempre.

Un binomio nato tra grandi speranze, confermatosi tra sogni realizzati e grandi prove del ragazzo spezzino, ma alla fine divisosi nel peggiore dei modi per quello che doveva essere il Totti dello Spezia.