Le parole del tecnico aquilotto a margine di Spezia-Inter.
Nel dopo gara di Spezia-Inter, il tecnico dei liguri Leonardo Semplici ha analizzato il grande successo sui nerazzurri ai microfoni dell’emittente Dazn. Ecco le sue parole:
I COMPLIMENTI ALLA SQUADRA – “Faccio i complimenti ai ragazzi per la prestazione fatta, dopo un primo tempo di grande sofferenza. Cerco di portare idee, concetti, mentalità che fanno parte del mio bagaglio. Ho trovato un grande gruppo a livello tecnico e morale”.
MODULI E CONCETTI – “Da quando ho esordito in Serie A mi hanno messo l’etichetta del 3-5-2 però in passato ed anche le prime partite qui ho giocato a quattro. A quattro secondo me giochiamo meglio ma quando subentri e trovi una situazione di difficoltà come in questo caso cerchi di entrare in punta di piedi per trasferire l’autostima che è andata persa. Piano Piano cercheremo di mettere concetti e determinazione che voglio dare a questa squadra, una squadra che deve cercare sempre di fare la partita. Questa sera giocavamo contro l’Inter, squadra di grande valore, però abbiamo ribattuto colpo su colpo. Siamo stati bravi a reagire dopo l’1-1, ci abbiamo creduto fino alla fine. Questo gruppo mi sta dando grandi soddisfazioni, non pensavo questo gruppo avesse certe qualità”.
L’INTENZIONE DI ‘FAR MALE’ ALL’INTER – “L’intento era quello, avevamo messo Zurkowski in trequarti: in fase difensiva doveva cercare di schermare Brozovic ed in fase di possesso doveva giocare vicino alle punte. Poi abbiamo cambiato Agudelo mettendo più avanti Zurkowski. L’Inter nel primo tempo ha palleggiato bene e ci ha messo in difficoltà ma siamo rimasti in partita e nel secondo tempo siamo andati meglio concedendo meno e gestendo nei momenti di difficoltà. Abbiamo portato a casa un risultato importante battendo se non la più forte una delle più forti d’Italia”.
L’APPROCCIO CON LA SQUADRA – “Quando sono arrivato ho portato tutti a cena perché mi piace stare insieme ai ragazzi. Mi piace conoscere in modo dettagliato i ragazzi. E’ importante conoscere le qualità tecniche ma anche morali e capire come sono i ragazzi”.
