Chiaro il commento di Michele Pastorello dell’ASC Community: “Non ce lo meritiamo per tutto quello che si è sempre fatto per la nostra maglia e la nostra città!“

I tifosi dello Spezia non ci stanno a essere additati come razzisti o peggio. Dopo gli sparuti cori che si sono sentiti nel match di domenica scorsa contro il Napoli capolista si è detto di tutto e di più sulla tifoseria aquilotta da sempre passionale e vicina alla propria squadra.

E allora sono gli stessi sostenitori aquilotti a scendere in campo in difesa di una fede e di loro stessi.

Lo hanno fatto anche i rappresentati dell’ASC Community con un comunicato stampa che riportiamo di seguito nella sua interezza.

“Lo stadio Alberto Picco ha una peculiarità, che nessun altro può avere, se hai vissuto lì dentro certe partite, se le hai sudate con i giocatori. E´ l´unico che sembra pieno anche quando è vuoto, che dall´esterno ti trasmette anche a luci spente cori e suoni. Senza neppure che un pallone rotoli. E´ uno stadio modello inglese unico, forse nella struttura, come pochi altri, dove vivi di passioni”. Queste sono le parole di Armando Napoletano. Il tifo spezzino si è sempre contraddistinto per il proprio senso di appartenenza, per il proprio calore, per la propria sanguignità. Quasi tutte le squadre italiane sanno che venire al Picco non è mai una passeggiata e anche ieri con i prossimi campioni d’italia abbiamo fatto un primo tempo dignitoso nonostante le numerose assenze e il divario tecnico abbastanza evidente e questo anche perchè? Perchè la squadra oltre alle proprie forze sul terreno di gioco, è spinta e incitata in maniera esemplare dal proprio pubblico. Non tutti sono ultras e nella vita le scelte vanno rispettate anche se non condivise, ma speriamo di tornare a sentir parlare del popolo spezzino come un popolo passionale e magari anche antipatico, ma non razzista come siamo stati additati da tutta Italia, perchè non ce lo meritiamo per tutto quello che si è sempre fatto per la nostra maglia e la nostra città!“