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Hristov: “Siamo i primi a essere arrabbiati per i risultati in trasferta, ma salvezza alla portata”

Il difensore bulgaro dello Spezia è il doppio ex della sfida con la Fiorentina: “In Società con allenatore è direttore nuovo è cambiato molto, ma tutti ci sono molto vicini. Squadra nuova, ma siamo uniti e i ragazzi si sono ambientati bene

Intervistato dai colleghi de Il Secolo XIX il difensore bulgaro dello Spezia Petko Hristov ha parlato, in qualità di doppio ex della sfida tra Aquile e Fiorentina, presentando la partita di domenica prossima contro i gigliati.

Dall’esordio con la maglia dello Spezia al primo gol in Serie A, dal passato con la maglia viola, fino all’ammirazione per Thiago Silva e al rapporto con mister Gotti.

Ecco alcune delle risposte più interessanti del difensore bulgaro dello Spezia.

INFORTUNIO CON LA BULGARIA – «Una contusione al ginocchio che mi ha tenuto fermo tre settimana, ma per fortuna da ieri sono rientrato in gruppo e mi sono allenato con i compagni, sono davvero felice».

TANTE NOVITA’ NELLO SPEZIA –Un impatto sicuramente positivo con mister Gotti. Nelle ultime settimane mi ha chiamato quasi ogni giorno per sapere delle mie condizioni. Nel club è cambiato tanto rispetto alla scorsa stagione, nuovo mister, nuovo staff, nuovo ds, tanti ragazzi nuovi, ma la squadra è rimasta unita, i nuovi si sono ambientati bene. Adesso dobbiamo rimanere tranquilli, lavorare di più e crescere velocemente come squadra»

LE PAROLE SULLA SUA CRESCITA DI THIAGO MOTTA – «Lo ringraziai per le belle parole, peccato l’infortunio contro l’Atalanta, che mi impedì di giocare le ultime partite, sono d’accordo sul fatto di essere migliorato, spero di potermi guadagnare con il lavoro le stesse parole anche da Gotti».

MISTER GOTTI – «Il mister mi dà preziose indicazioni sulla mia posizione in campo, la squadra è con lui, sentiamo molto vicino anche il direttore Macia, che è sempre presente al campo, così come la fiducia del club»

DA ERLIC A CALDARA E AMPADU –Prima di tutto sono compagni di squadra e non certo rivali: siamo molto uniti anche a livello personale. In Serie A per gestire diversi moduli con difesa a tre o a quattro hai bisogno di tanti difensori.

SALVEZZA – «Un obiettivo che vedo alla nostra portata, anche perché come squadra siamo i primi ad essere arrabbiati per quello che accade in trasferta: a Salerno abbiamo fatto davvero bene per un tempo, ma è innegabile che nella ripresa e nel finale c’è mancato qualcosa».

FIORENTINA – «A 19 anni mi allenavo a Firenze con la prima squadra allenata da Stefano Pioli, ma ho giocato nella Primavera prima di andare per tre anni in prestito in C. Di quella squadra, domenica rivedrò Biraghi, Venuti e Milenkovic».

RICORDI AQUILOTTI – «Legato all’esordio assoluto in Serie A contro il Cagliari, ma tutte le gare sono importanti. Ovviamente ricordo il gol contro la Lazio, che ci superò al Picco nel finale a causa di un fuorigioco di mezzo metro non fischiato, oltre ovviamente la salvezza centrata in anticipo l’anno scorso.».

ANDREA HRISTOV –Un nostro sogno (Andrea è il fratello gemello di Petko e gioca nella Reggiana, Ndr) sarebbe quello di giocare insieme in un club e non solo in Nazionale.

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