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Penna in Trasferta, De Lellis: “Hristov ottimo giocatore, ma Immobile ha segnato contro chiunque”

In vista di Spezia-Lazio abbiamo contattato il collega di Solo La Lazio per porgli qualche domanda: “La Lazio deve vincere al “Picco” per approfittare del calendario. Thiago Motta pratica un calcio offensivo.

Per la rubrica “Penna in Trasferta” oggi abbiamo contattato il collega Enrico De Lellis di Solo La Lazio per porgli qualche domanda in vista di Spezia-Lazio di sabato sera.

Lazio grande con le piccole e piccola con le grandi: lo Spezia sabato sera non ha speranza?

Nel calcio ci sono sempre speranze e le partite non si vincono mai sulla carta: mi aspetto una partita difficile, contro una squadra allenata molto bene da un tecnico che mi piace moltissimo.

Mancherà Erlic che al momento è il miglior difensore delle Aquile per rendimento. Immobile potrà avere vita facile?

Ciro Immobile, troppo spesso e senza un reale motivo, è stato massacrato dall’opinione pubblica, che è sempre alla ricerca di una “strega” da bruciare. Immobile negli ultimi cinque anni ha segnato, a livello mondiale, meno solo di Messi e Lewandowski. Immobile è un attaccante che ha segnato a qualsiasi squadra e contro qualsiasi difensore.

Al posto di Erlic giocherà Hristov che in Nazionale con la Bulgaria limitó il centravanti azzurro che invece all’andata fece una tripletta allo Spezia

Hristov è un ottimo calciatore, ma Immobile in Nazionale è penalizzato da un Ct che non lo vede al centro del progetto, e che trovo clamoroso sia ancora sulla panchina dell’Italia dopo la mancata qualificazione al Mondiale, oltre che da un assetto di gioco che non prevede la verticalizzazione immediata, come succede nella Lazio, ma solo il fraseggio orizzontale.

Quali sono i punti deboli, se ce ne sono, della Lazio di Sarri?

Questa squadra ha tanti punti deboli che si porta dietro ormai da diverso tempo: il primo anno di Sarri, per quanto riguarda la classifica, è in linea con le aspettative, considerando la rivoluzione tecnica attuata, ma non ha dato quella spinta in più a livello mentale. Alcuni calciatori sono migliorati, altri addirittura peggiorati. Non c’è empatia tra molti del gruppo e l’allenatore. Al termine della stagione in molti lasceranno la Capitale e anche il futuro dello stesso Sarri non è poi così certo. La tenuta mentale, per tornare alla gara di sabato, è quella che mi spaventa di più: la Lazio se non è concentrata fin dal riscaldamento ha già dimostrato di poter fare brutte figure, come successo già in tante partite nell’arco di questa stagione.

Cosa dobbiamo aspettarci dai biancocelesti Sabato sera al “Picco” dopo la sconfitta con il Milan?

Visto anche i risultati dei recuperi giocati nella giornata di mercoledì, la Lazio sabato si gioca tantissimo. Una vittoria, visto che si giocherà Milan-Fiorentina, potrebbe rilevarsi molto importante per la corsa all’Europa. Una reazione dopo la sconfitta con il Milan è obbligatoria, non solo per la classifica ma anche per il morale della squadra.

Ci sono degli elementi nello Spezia che secondo te potrebbero mettere in difficoltà i biancocelesti?

Lo Spezia mi piace tantissimo: ha avuto tante difficoltà ad inizio stagione, non ha potuto fare mercato e questo è uno svantaggio notevole rispetto alle concorrenti. Credo che il segreto della squadra, che ha la possibilità di vantare su ottime individualità, sia proprio il suo allenatore: Thiago Motta offre un calcio di palleggio e offensivo. Credo proprio che sia destinato ad una grande carriera.

Acerbi è un ex della sfida. Come sta il difensore dopo le polemiche per il sorriso abbozzato al secondo gol del Milan?

Acerbi calcisticamente è in crisi da un paio d’anni. Ha sofferto tantissimo, sia fisicamente che mentalmente, lo stop del campionato durante la pandemia è da quel momento non si è più ripreso. La carta d’identità parla chiaro e in un calcio che va sempre più veloce calciatori come lui ormai fanno tanta, troppa fatica. Il rapporto con i tifosi si è deteriorato dopo alcuni gesti fatti alla curva nord e dichiarazioni evitabili che il calciatore poteva tranquillamente risparmiarsi nei confronti del pubblico biancoceleste. Al termine della stagione lascerà la Lazio, la cosa importante sarebbe terminare questo campionato in modo tranquillo, senza ulteriori scossoni nell’ambiente, anche perché la Lazio si gioca tanto ed anche sotto il punto di vista economico, la società non può permettersi di non andare in Europa.

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