Lunga intervista all’Assessore allo Sport e all’Impiantistica Sportiva del Comune della Spezia: “Finalmente ci potremmo godere uno stadio da tutto esaurito con la nuova capienza dopo i lavori dell’estate scorsa. Come Amministrazione crediamo che lo Spezia sia uno dei turismi del Golfo. Provedel il giocatore che mi ha impressionato di più!“
In vista dell’ormai imminente sfida contro l’Inter in programma domani sera alle ore 19:00 presso lo stadio “Alberto Picco” Calcio Spezia ha voluto intervistare l’Assessore allo Sport e all’impiantistica sportiva del Comune della Spezia Lorenzo Brogi, da sempre grande tifoso delle Aquile.
Un’intervista che in questo caso non poteva non cominciare da una domanda sullo stadio “Picco” finalmente “sold out” per la sfida con i nero azzurri.
Buongiorno Assessore. Finalmente lo stadio Alberto Picco sarà tutto esaurito. Un’ulteriore spinta e anche una bella soddisfazione?
“Il Picco sarà un elemento importante, i ragazzi sentono il calore del tifo, percepiscono l’importanza che ha lo Spezia per tutti noi e questo non può che dare sostegno e carica, finalmente si torna al tutto esaurito allo stadio e con la nuova capienza, come Amministrazione insieme allo Spezia Calcio, abbiamo lavorato perché questo risultato arrivasse nei tempi tecnici prescritti dalla Lega, oggi dopo la fine dello stato di emergenza possiamo finalmente goderne i frutti.”
Passiamo al campo: con il punto conquistato contro l’Empoli il vantaggio sulla zona calda sale a +11. Ormai ci siamo?
“Diciamo che ci avviciniamo, la squadra sta facendo vedere quanto vale, al netto di tutte le restrizioni che la lega ci ha imposto, rispecchia pienamente la Città e i suoi tifosi, non sarà un finale di stagione facile, delle sei partite che rimangono 4 le giocheremo in casa contro le big ma lo stadio e la Città , grazie anche alla ritrovata capienza farà sentire il suo supporto alle Aquile. L’obiettivo è strappare più punti possibile.“
Dal cammino compiuto finora in campionato dallo Spezia crede che le Aquile se la potranno giocare con la squadra di Inzaghi o il divario tecnico influirà in maniera netta?
“Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, certo il livello tecnico non è lo stesso e l’Inter ha bisogno estremo di fare punti, ma noi abbiamo dalla nostra il coraggio di essere ciò che siamo, una squadra giovane, tenace e difficile da battere.”
E se capitasse un altro “miracolo sportivo” come la vittoria sul Milan del febbraio dell’anno scorso?
“Più che miracolo lo chiamerei modello Spezia, la squadra rappresenta a pieno noi spezzini, è normale che contro le big esca quel qualcosa in più, la tensione rimane alta e i ragazzi sentono ancora di più la pressione ma è quella giusta che fa girare le cose come si deve.”
Cosa ne pensa del lavoro compiuto finora da Thiago Motta?
“Sono sincero a inizio anno non ero per niente fiducioso, vedevo poco gioco e la squadra non girava anche se già prima della pausa le cose stavano cambiando, posso dire che vada come vada il campionato dello Spezia mi è piaciuto, abbiamo dimostrato tenacia e carattere e questo credo che sia merito di Thiago che non si è fatto influenzare dalle polemiche, siamo una piazza difficile.”
Un calciatore delle Aquile che l’ha maggiormente colpita questa stagione?
“Sicuramente Provedel, quest’anno mi ha definitivamente convinto, ho visto una crescita impressionante. Il ruolo del portiere è il più difficile di tutti, serve tanta costanza e resistere alla serie A non è facile, quando ti senti sicuro dietro tutto gira meglio. Posso dire che sia lui il giocatore che mi ha impressionato di più, per la costanza, la sicurezza che fornisce e le indiscusse capacità.”
Il mantenimento della Serie A sarebbe importante anche per la città di Spezia?
“Certo rimanere in serie A sarebbe una vittoria di tutti noi, abbiamo lavorato tantissimo sulla promozione della Città e lo Spezia Calcio è una delle nostre bellezze, quando su tutta la stampa sportiva, in ogni programma televisivo si parla di noi, tutto serve a far conoscere questo territorio, siamo tante cose oltre lo Spezia, ma lo Spezia fa parte di noi. Lo Spezia in A è un sogno e nessuno vuole che finisca. Come Amministrazione crediamo che lo Spezia sia uno dei turismi del Golfo, non possiamo fare finta che il calcio non sia prezioso per la crescita e la promozione di una Città, a maggior ragione quando si ha un territorio unico come il nostro. Come dico sempre sport e turismo vanno di pari passo e in questo caso sono entrambi di qualità.”
