Erlic-Nikolaou sono ormai coppia granitica. Maggiore in crescita, Manaj lotta come un leone. Agudelo e Gyasi non incidono

PROVEDEL 7: Paratona d’istinto su Pinamonti al 37° che serve allo Spezia per andare al riposo con il parziale  invariato. Nella ripresa si ripete con due super interventi prima su La Mantia e poi su Benassi. Ex di turno che a Empoli faceva addirittura il terzo portiere: si fa rimpiangere con una grandissima prestazione!

AMIAN 6,5: Corsa e qualità sulla destra. E’ ormai una grandissima sicurezza per le Aquile e per Thiago Motta. Chiude benissimo i varchi agli attaccanti avversari e si propone spesso piazzando traversoni interessanti.

ERLIC 7: E’ una sicurezza al centro della difesa. Nel primo tempo Di Francesco gli va via solo una volta, ma c’è Nikolaou. Nella ripresa un intervento monstre che salva il risultato con una perfetta chiusura in diagonale su La Mantia.

NIKOLAOU 6,5: Ex molto atteso, è cresciuto tantissimo nel corso del campionato. Tante chiusure efficaci, da sottolineare quella sul traversone in area di Di Francesco che aveva superato in velocità Erlic. Sicuro anche quando imposta il gioco da dietro. Forma con Erlic una coppia difensiva affiatata ed efficace.

RECA 6: Mette un paio di traversoni interessanti in mezzo e si propone con continuità. Buona la fase difensiva. Si conferma sui suoi standard. (89° SALVA FERRER S.V.: Spiccioli nel finale)

MAGGIORE 6,5: In netta crescita rispetto alla partita con il Venezia. Sempre nel vivo del gioco lotta su ogni pallone e fa ripartire la sua squadra. Di lotta e di governo, recupera palloni e li rende giocabili per i compagni. Nel primo tempo è sua la conclusione più pericolosa delle Aquile, nella ripresa offre un’ottimo assist a Manaj mandandolo al tiro dal cuore dell’area.

KIWIOR 6: La solita diga davanti alla difesa. Nella prima frazione si vede anche su angolo con un buon colpo di testa in torsione che esce di poco.

BASTONI 6: Tanta corsa, a volte anche troppa girando a vuoto, ma in mezzo si sente. Una sua conclusione pericolosa è deviata all’ultima istante da un difensore empolese.

AGUDELO 5: Tantissimo fumo e pochissimo arrosto. L’unica volta che salta l’uomo nella ripresa se ne esce con un ibrido tra un tiro e un cross che Vicario non ha difficoltà a deviare in angolo. Sbaglia clamorosamente i giri del passaggio a Manaj libero in mezzo all’area nel corso della ripresa. (67° VERDE 6,5: Come si fa a tenerlo in panchina? Entra lui e la qualità della manovra offensiva dello Spezia si alza subito. Spedisce i compagni in porta con perfetti cambi di gioco e sfodera un gran sinistro che chiama Vicario al doppio intervento importante.)

MANAJ 6,5: Sulla bandiera della sua Albania c’è l’Aquila come il simbolo dello Spezia, ma lui in campo è un leone. Fa la guerra con la difesa avversaria, ma viene servito poco e male. Nel primo tempo solo un traversone di Reca per lui che calcia alla perfezione al volo, ma trova la respinta di un difensore. Nel finale di frazione va via di potenza e offre un pallone d’oro a Gyasi che spreca. Nella ripresa continua la sua lotta con i difensori di casa e si fa pericoloso con un colpo di testa su angolo e su assist di Maggiore. (82° NZOLA S.V.: In mezzo all’attacco per dare peso e freschezza, ma non ha spunti interessanti né palloni giocabili.)

GYASI 5,5: Ottimo in fase difensiva, da menzionare un grandissimo recupero su Bandinelli smarcato in area di rigore. Meno bene in fase offensiva dove tra l’altro spreca malamente un grandissimo assist di Manaj. Non è lucido quando arriva nei pressi dell’area di rigore avversaria. Rischia ingenuamente la seconda ammonizione e conseguente espulsione. (82° KOVALENKO 6: Mostra subito di avere qualità con quella perfetta verticalizzazione che manda al tiro Verde. Ottimo anche un recupero difensivo.)

ALL. THIAGO MOTTA 6: Preferisce Agudelo a Verde e la scelta non paga, quando il N°10 entra in campo lo Spezia ha più qualità e più soluzioni offensive. La sua squadra però ora ha un’identità forte e con un centravanti come Manaj è più ficcante in avanti. Ottima la solidità difensiva dei suoi ragazzi e poi un applauso a Provedel non si nega.