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Reca: “Che spettacolo la corsa sotto la Curva Ferrovia al gol di Gyasi!”

L’esterno mancino polacco dello Spezia si racconta: “Lo Spezia è stata la scelta giusta, ora pensiamo all’Empoli: dobbiamo conquistare il nostro obbiettivo. Qui mi preoccupo di più della fase difensiva, ma spero di trovare presto la rete.

Arkadiusz Reca è intervenuto in intervista ai microfoni del collega Fabio Bernardini sulle pagine de La Nazione in vista della trasferta di Empoli.

Ecco le parole dell’esterno mancino polacco dello Spezia.

VERSO L’OBBIETTIVO –La salvezza è vicina, ma ci aspettano ancora partite difficili contro grandi squadre. La permanenza in Serie A sarà una conquista straordinaria“.

PRIMA IL VENEZIA, ORA L’EMPOLI –La vittoria contro il Venezia ci ha trasmesso felicità, carica e entusiasmo. A Empoli abbiamo la possibilità di vincere e andare ulteriormente avanti in classifica“.

RITORNO IN NAZIONALE – Il ritorno in Nazionale e la qualificazione ai Mondiali mi hanno trasmesso tanta forza e felicità. Sono accresciute in me sicurezza e fiducia che ho cercato di trasmettere ai miei compagni aquilotti. Al mio ritorno a Spezia mi sono allenato solo due giorni con la squadra. Nel corso della gara contro il Venezia ho retto bene, salvo poi calare un po’ alla distanza per la stanchezza“.

19 GARE CONSECUTIVE DA TITOLARE –Ringrazio mister Motta che mi fa giocare, da parte mia cerco di dare tutto me stesso. Mi sento un giocatore importante e responsabile, anche perché sono tre anni che gioco in Italia e ho maturato un po’ di esperienza“.

ALLA RICERCA DELLA PRIMA RETE “AQUILOTTA” –Gli anni scorsi giocavo da quinto e avevo più opportunità di tirare in porta. Ora giochiamo a quattro nel reparto arretrato, mi devo preoccupare maggiormente della fase difensiva, per questo è un po’ più difficile andare in gol“.

THIAGO MOTTA – Fin dal primo giorno il nostro trainer era consapevole che sarebbe stato un campionato duro per noi, visto i tanti nuovi giocatori in rosa e i problemi del Covid in ritiro. Ci ha sempre stimolato ad allenarci forte come mezzo per conquistare la salvezza“.

STADIO “ALBERTO PICCO” E TIFOSI – Quando ero a Crotone e a Ferrara gli stadi erano chiusi per il Covid, mentre a Spezia ho rigiocato davanti ai tifosi e ciò mi ha reso felicissimo. Il pubblico mi mancava molto, il calcio senza la gente non è calcio. In aggiunta i nostri supporter sono davvero il dodicesimo uomo in campo, ci trasmettono iniezioni incredibili di energia, addirittura prima di arrivare allo stadio quando ci fermano per strada per incitarci. Il ‘Picco’ è piccolo ma l’atmosfera che si respira è bellissima, ci aiuta tantissimo“.

ESULTANZA CON IL VENEZIA –Io ero in panchina e poco prima della rete ero un po’ rammaricato per il pareggio. Poi quando Gyasi ha segnato siamo tutti andati sotto la curva ebbri di gioia, sembrava che avessimo vinto il campionato“.

CONTRATTO TRIENNALE –Lo Spezia è stata la scelta più giusta per me, la vivo come una sfida, con la volontà ferrea di restare in Serie A“.

VIKTOR KOVALENKO –Lo abbiamo visto comprensibilmente triste, penso che ognuno di noi al suo posto lo sarebbe. Gli stiamo vicino per aiutarlo“.

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