Carboni tocca nettamente l’attaccante dello Spezia in area: il rigore poteva chiudere i conti. Una beffa perchè sul capovolgimento di fronte ecco il penalty del pari per il Cagliari.
Errori gravi, e anche abbastanza evidenti, ieri alla “Unipol Domus” per l’arbitro Forneau e il suo collaboratore al VAR Piccinini.
Errori che molto probabilmente hanno fatto sfumare la vittoria dello Spezia nella prima gara di campionato della stagione 2021/2022.
Partiamo dal penalty concesso al Cagliari: il rigore ci sta. Ingenuo Zoet a franare su Pavoletti, ma soprattuto l’errore è di Amian che lascia troppo presto l’attaccante del Cagliari libero da marcatura pensando che il portiere olandese sia in vantaggio sul pallone.
Il problema che il rigore del Cagliari nasce per il mancato rigore assegnato allo Spezia.
Azione di ripartenza veloce con Gyasi che si sta presentando a tu per tu con Cragno inseguito da Carboni.
Il giovane difensore rossoblu lo tocca sulla gamba destra con il ginocchio destro facendolo cadere: è rigore.
Ci si aspetta almeno la chiamata del VAR con assegnazione del penalty alla squadra di Thiago Motta e la decisione su quale cartellino assegnare a Carboni (se giallo o rosso).
E invece niente, l’azione prosegue e porta al rigore del pareggio dei sardi e all’ammonizione per proteste per Gyasi.
Insomma, oltre al danno ecco anche la beffa. Oltretutto un rigore, che se trasformato, poteva chiudere definitivamente le speranze di rimonta dei sardi portando lo Spezia sull’1-3.