La FIGC potrebbe aprire un fascicolo: l’allenatore dello Spezia contattato senza il consenso della dirigenza aquilotta. La pista potrebbe raffreddarsi
Secondo quanto riportato oggi da Il Secolo XIX la querelle Spezia-Italiano-Fiorentina potrebbe finire presto sui tavoli della FIGC.
Verrà infatti valutata una possibile violazione delle norme interne dell’Art. 95 e dei relativi commi 4, 5 e 6.
Quello che si vuole chiarire è se Rocco Commisso, e i dirigenti della Fiorentina, potevano intrattenere contatti con lo stesso Italiano, fresco di rinnovo biennale con lo Spezia.
Insomma se è stata aggirata quella norma che vale anche per i giocatori sotto contratto con le società.
A quante pare la Fiorentina non avrebbe potuto contattarlo senza avvertire prima lo Spezia.
La norma parla chiaro e vi è un caso recente del 2013 che riguarda il calcio femminile a fare giurisprudenza e dare ragione allo Spezia nella circostanza.
In poche parole giocatori, allenatori e dirigenti vincolati alle società da contratti pluriennali sono vincolati in modo “ferreo” alla società di appartenenza.
Quindi solo lo Spezia poteva decidere se “cedere” o meno Vincenzo Italiano.
La Fiorentina ha quindi agito in modo scorretto.
Infatti Philip è Robert Platek, presidente e proprietario del club, non sono mai stati contattati da Commisso, o suoi emissari, per avere il “placet” a intavolare una trattativa con Italiano.
Invece il tecnico dello Spezia, tramite il proprio procuratore Caliandro, avrebbe trattato con Joe Barone e i dirigenti viola.
Ora bisognerà trovare la quadra tra le parti o in caso contrario la Fiorentina rischia addirittura il deferimento.
Probabilmente, anche, per questo motivo nelle ultime 24 ore la pista Italiano per la società di Firenze sembra essersi raffreddata.