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Estévez: “Con il Napoli sfida difficile, ma vogliamo tenere testa a una corazzata”

La mezzala argentina in intervista. “Vorrei segnare un gol prima della fine della stagione, ma prima vengono gli obbiettivi di squadra. Mister Italiano è uno dei migliori tecnici che ho mai avuto”

Arrivato la scorsa estate in prestito, con diritto di riscatto, dall’Estudiantes La Plata Nahuel Estévez si è presto imposto come uno dei colpi di mercato più azzeccati piazzati dal D.g. aquilotto Mauro Meluso.

Un centrocampista totale dotato di grande grinta, agonismo, ma anche buona tecnica.

E del resto se lo aveva raccomandato il presidente dell’Estudiantes Juan Sebastian Veron le aspettative su Estévez non potevano che essere alte.

Aspettative ripagate senza alcuna ombra di dubbio con prestazioni da incorniciare come quelle offerte contro Milan e Inter al “Picco”.

Ma la mezzala dello Spezia si è dimostrato tra i giocatori più in forma in questo momento della stagione con un’altra prestazione sopra le righe anche al “Bentegodi”.

Oggi l’argentino si concesso ai microfoni del Secolo XIX.

SPEZIA, CITTA’ e SQUADRA –Sto molto bene alla Spezia e sono molto legato ai miei compagni. Adesso però prima di fare un bilancio di quella che è stata la mia esperienza e di guardare al futuro aspettiamo il finale di stagione perché ora il mio unico obiettivo è quello di dare tutto me stesso per aiutare la squadra a raggiungere quello che è il nostro obiettivo

LA RICERCA DEL GOL –Spero di riuscire segnare prima della fine della stagione, anche se in realtà la cosa che mi interessa di più come dicevo prima è quella di riuscire a dare il mio contributo alla squadra in ottica della riconferma. Se arriverà anche il primo gol poi sarò molto felice, però le mie ambizioni personali vengono comunque dopo rispetto a quelle del gruppo.”

 

SFIDA AL NAPOLI –Con il Napoli sarà una sfida molto difficile. Loro esprimono un grandissimo gioco, ma noi dall’altra parte stiamo bene e siamo pronti a scendere in campo con la giusta grinta e determinazione per provare a tenere testa a una corazzata.

ARGENTINA E ITALIA –Il calcio argentino è molto fisico, più difficile da giocare, mentre quello italiano ti permette di esprimerti al meglio delle tue capacità, di poterti confrontare con calciatori di grande qualità e di dare molto di più anche a livello tecnico. Sicuramente tra i due preferisco quello che ho potuto vivere e sperimentare qui in quest’ultimo anno rispetto a quello che ero abituato a trovare in campo in Argentina.
MISTER ITALIANO –È uno degli allenatori migliori che abbia mai avuto. Mi trovo benissimo con lui ed è un grandissimo professionista sono molto felice di averlo incontrato sul mio cammino.
TEMPO LIBERO –Diciamo che sono un ragazzo molto tranquillo. Quando sono lontano dal campo da gioco trascorro molto tempo in compagnia della mia fidanzata. Ci piace molto ascoltare la musica e concederci qualche pranzo o cena fuori, per il resto non sono una persona molto posata e con pochi grilli per la testa.
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