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ESCLUSIVA CS, GUIDETTI: “LO SPEZIA DEVE FARE LA GUERRA CON TUTTI PER RESTARE IN A”

L’ex bomber aquilotto ha appena vinto il Girone A di Serie C con il suo Como: “Nzola deve solo sbloccaersi, non ha senso discuterlo. Contento che Gyasi abbia la “mia” N°11.  Un orgoglio essere ancora ricordato oggi con affetto dai tifosi dello Spezia!”

Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno…” scriveva Alessandro Manzoni nell’incipit del suo poema “I Promessi Sposi“.

E proprio lì, sulle rive del Lario, Massimiliano Guidetti ha da pochi giorni ottenuto il suo più grande successo della sua “seconda vita” nel mondo del calcio, quella di allenatore.

Subentrando in coppia con Gattuso sulla panchina del Como ha conquistato la promozione in Serie B con i “blues” comaschi.

E’ stata una cavalcata straordinaria da dicembre fino alla vittoriaa Novara di domenica scorsa che ha chiuso il campionato. Siamo partiti con un distacco di sette/otto punti dalla vetta della classifica, siamo andati intesta all’inizion del Girone di Ritorno e ci siamo rimasti fino alla fine. E’ stato qualcosa di oggettivamente speciale e straordinario. Il merito è tutto dei nostri ragazzi che con un cuore enorme hanno compiuto un’impresa straordinaria!

Il suo più grande amore calcistico è stato però senza dubbio lo Spezia: dal 2004 al 2008 ha infiammato la “Curva Ferrovia” con prodezze di ogni tipo.

E i tifosi dello Spezia sapevano a chi “chiedere una mano” in ogni partita. E del resto se ancora oggi l’ex N°11 bianco è uno dei giocatori aquilotti più amati di sempre un motivo ci sarà.

Con 135 presenze e 60 reti, un campionato di Serie C vinto davanti al Genoa facendo tornare in Serie B le Aquile dopo più di cinquant’anni d’attesa e una salvezza al Play-Out l’anno successivo non poteva che essere subito amore e lui in riva al Golfo non nasconde di aver passato i suoi più bei momenti da calciatore.

Passano gli anni e l’affetto della gente di Spezia nei miei confronti rimane tale e quale, immutato rispetto a quando giocavo lì. E’ una cosa che mi rende estremamente orgoglioso. Conservo quegli anni a livello calcistico con grande orgoglio e soddisfazione. Ho vissuto alla Spezia le mie stagioni migliori da caliatore. Essere ricordato ancora oggi con così tanto affetto è una grande gioia e soddisfazione!

Un amore per lo Spezia che non lo abbandona neanche in ritiro con il suo Como.

La partita del Bentegodi? L’ho vista dal ritiro. Quello d Verona è un risultato importantissimo raggiunto con detrminazione e voglia di lottare tutti insieme. Un punto veramente, veramente molto importante.

Quattro giornate alla fine, tre punti di vantaggio sul terzultimo posto. Come vede il rush finale della lotta salvezza?

Ci sarà da battagliare, lo Spezia ha tutte le possibilità di uscire vincitore da questa battaglia. I ragazzi devono tenere botta sfruttando i tre punti di vantaggio che possono essere un buon tesoretto. Credo che possano farcela assolutamente.

La prossima partita è proibitiva: al “Picco” arriva un Napoli in forma

E’ effettivamente una partita difficile, lo dicono la classifica e la rosa a disposizone del Napoli. Lo Spezia però deve “fare la guerra” e provare a ottenere il massimo di punti in ogni partita a prescindere dall’avversario che le si parerà di fronte. Come gia successo con l’Inter spero che possa portare a casa punti fondamentali per la classifica.

E’ il secondo miglior marcatore della storia dello Spezia con 60 gol dietro al solo Costa a quota 76. Lei che di bomber se ne intende come valuta il momento poco felice di Nzola?

E’ un giocatore che ha fatto già nove gol in Serie A e non ha senso discuterlo. Ha grandi valori, devi trovare un episodio positivo per potersi sbloccare nuovamente. Una volta trovato questo episodio tornerà a segnare con regolarità come ha fatto nella prima parte di stagione. Chi al suo posto con il Napoli? I giocatori vanno visti e le partite vanno preparare in settimana. Quasliasi scelta farà mister Italiano, che è un grande allenatore, sarà la migliore per portare a casa punti anche contro il Napoli.

La sua “mitica” maglia N°11 è ora sulle spalle di Emmanuel Gyasi. Un degno erede?

Assolutamente sì. Ha fatto una grandissima stagione l’anno scorso in Serie B e quest’anno si sta ripetendo in Serie A con gol e prestazioni importanti. E’ un giocatore importante per lo Spezia e che in “maglia bianca” sta facendo davvero molto, molto, molto bene.

Prima stagione in Serie A per lo Spezia. Un commento a quanto visto finora?

Una stagione straordinaria: essere a quattro dalla fine a +3 sulla terzultimo posto è straordinario. Penso che tutti avrebbero firmato per un risultato del genere a quattro giornate dalla fine. Con entusiasmo e determinazione Italiano e i suoi ragazzi possono portare a termine questa grandissima stagione nel migliore dei modi.

Anche perchè la prossima stagione sarebbe bello rivedere i tifosi al “Picco” a tifare per lo Spezia in Serie A

Esatto. Saluto tutto i tifosi dello Spezia con la speranza di rivederli tutti sugli spalti del Picco godendosi finalmente una Serie A che hanno meritato sul campo.

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