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ESCLUSIVA CS, Tinfena: “Come nelle fiabe, una partita di sofferenza vinta con il cuore!”

Il collega di TLS ci racconta il suo punto di vista dal “Picco” dopo la vittoria di ieri sul Crotone. “Maggiore ed Erlic sono gli uomini copertina della stagione insieme a mister Italiano. Mulattieri? Spero resti in Olanda un altra stagione in Eredivisie.”

La partita di ieri con una vittoria importantissima per la classifica dello Spezia di mister Vincenzo Italiano è stata un turbinio di emozioni vissute in altalena.

Speranza iniziale, arrabbiattura per l’approccio, sconforto dopo il gol di Djidji, ancora speranza a inizio ripresa, gioia dopo il gol di Verde, paura dopo quello di Simy e poi un finale da raccontare ai posteri grazie a Maggiore ed Erlic

Tutte queste emozioni condensante nel pomeriggio di ieri al “Picco” le abbiamo condivise con il collega Gianluca Tinfena di Tele Liguria Sud seduto, praticamente, nella postazione affianco alla nostra.

L’abbraccio finale dopo il gol di Erlic è l’abbraccio ipotetico che tutti i tifosi dello Spezia si sarebbero scambiati in Curva Ferrovia.

Abbiamo pensato fosse giusto che fosse proprio lui a raccontare ai nostri lettori le emozioni vissute ieri per la conquista di tre punti fondamentali.

Partiamo dal pre partita vissuto assieme: mi hai fatto un pronostico e direi che è andata benissimo…

E’ vero, quando mi sono seduto in tribuna ti ho trovato al mio fianco e ti ho detto per esorcizzare: vinciamo 3-2, ma Simy segna di nuovo. Ci sarà da soffrire. Non gioco le schedine da 15 anni, ci avrei azzeccato…

Purtroppo, come è capitato negli scontri diretti disputati in casa, un approccio alla gara ancora sbagliato. Che ne dici?

Entrando con anticipo allo stadio mi sono fermato dieci minuti a osservare il riscaldamento dei giocatori come faccio sempre prima di ogni partita. Sul volto di molti si notava molta tensione. Questa ha inciso anche nell’approccio alla gara e in un primo tempo davvero poco entusiasmante. Come nelle fiabe l’inizio è sempre in salita, ma il finale è sempre lieto. Parafrasando è stata davvero una partita da raccontare, vinta in sofferenza con il cuore.

Un finale palpitante da due gol in due minuti ha detto che i tre punti sono dello Spezia

È emblematico che ad averla risolta siano stati due giovani della vecchia guardia. Insieme a mister Italiano, deus ex machina di questo Spezia, Maggiore ed Erlic sono gli uomini copertina di questa stagione per la loro costanza di rendimento e la leadership nei momenti decisivi.

Se ci fosse stato il pubblico sarebbe venuta giù la Curva Ferrovia: una vittoria più da “Spezia” che da bel gioco?

Chiudo gli occhi e immagino tre momenti: i gol di Maggiore e Bastoni nella notte magica contro il Milan, il gol annullato al Var al Cagliari in pieno recupero e la rete di Erlic del 3-2 al Crotone. Il boato della curva si sarebbe sentito fino ad Arcola.

Nzola, invece, è apparso ancora in ritardo

Da quando è rientrato dall’infortunio non è più quello di prima. Ha potenzialità immense e solo Italiano lo conosce così bene da trasformarlo nuovamente in bomber implacabile. Lo aspettiamo…

Come giudichi il campionato dello Spezia?

C’è un proverbio latino che ricordo sempre con piacere dai tempi del liceo che dice: Aquila non captat muscas. Ovvero l’aquila non cattura le mosche. Il significato è quello che non si confronta con piccoli obiettivi, ma con grandi imprese. Direi che il paragone con la salvezza dello Spezia ci sta tutto. Se dovesse arrivare al traguardo sarebbe qualcosa di straordinario.

Il tuo pensiero sui lavori che serviranno allo stadio “Picco” e quello sulla nuova proprietà?

È un continuo work in progress. Le basi solide ci sono. La famiglia Platek ci auguriamo di conoscerla dal vivo. A quel punto saranno i tifosi a farli innamorare e appassionare, un po’ come sta succedendo a Krause a Parma che ha già presentato il progetto per il nuovo Tardini. Sul Picco bisogna essere realisti e tifosi si sarebbero meritati più chiarezza da parte di tutti. Ora si deve confidare in un’ulteriore deroga della federazione giustificandola con l’emergenza pandemica. Se dovesse arrivare a quel punto la nuova proprietà si metterà a programmare un nuovo progetto adatto alla situazione e al business degli investimenti da fare.

Un tuo compaesano sta facendo grandi cose in Olanda: potrebbe interessare lo Spezia? Cosa consiglieresti a Mulattieri per il prossimo futuro?

Samuele è un ragazzo d’oro e un amico. Ci scriviamo spesso e mi è venuto a trovare recentemente in Comune ad Arcola. Ha un grande valore aggiunto, lo stesso di Maggiore: una straordinaria famiglia alle spalle. Quest’estate quando ha accettato Volendam gli ho scritto: “Ti auguro di battere il record di gol di Pelle’ in Olanda con il Feyenoord”. Lui nel 2013 ne segnò 27, Mulattieri è a 17 ma il campionato e i play off sono lunghi. Chissà…Un consiglio: restare in Olanda il prossimo anno in un big club di Eredivisie, per confermarsi prima di tornare in Italia da protagonista.

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