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La doppia passione per le Aquile di Damiano Liuzzo, Lazio-Spezia vissuto come un derby

Spezzino tifa Spezia e Lazio. “Mi innamorai della squadra del 2000 con Nedved, Salas, Mancini, Nesta, Veron e Mihajlovic, ma prima di tutto viene la squadra della mia città. Guidetti e Varricchio i bomber, Saverino che giocatore!”

Geometra di professione, calciatore dilettante per passione, spezzino e tifoso delle Aquile…ma quelle biancocelesti. O meglio, non solo quelle biancocelesti, perché prima di tutto vengono i colori della sua città.

Ebbene sì! Spezzino, ma tifoso della Lazio.” – esordisce così ai microfoni di Calcio Spezia Damiano Liuzzo che descrive il suo amore per i colori biancocelesti come nato quasi per caso – ” Il calcio mi è sempre piaciuto sin da bambino, tifavo principalmente per le squadre materasso o come si suol dire per le “piccole”. Ma campioni del calibro di Nesta, Mihajlovic, Veron, Salas, Mancini e Pavel Nedved, giusto per citarne alcuni, nel 2000 mi hanno fatto innamorare e così è nata la mia passione per la Lazio. Per giunta fu l’anno dello scudetto e quindi quei ragazzi in maglia biancoceleste mi hanno rubato il cuore. Forse anche perchè da bambino provavo a imitarli nel campetto sotto strada. Erano tra i più famosi e forti del periodo e quindi così ho iniziato a tifare Lazio.

Un tifo che non è mai andato in contrasto con quello della Spezia visto che le due squadre erano separata da almeno una categoria, fino a quest’anno con la promozione in Serie A delle Aquile di mister Italiano.

Dopo la gara di andata a Cesena persa con rammarico dai “bianchi” sabato 3 aprile alla ripresa del campionato è in programma il retour match dell’Olimpico, ma anche in questo caso Damiano non sembra avere molti dubbi.

Chi tiferò? Ma ovviamente per le Aquile…della mia città! Non ho dubbi che tiferò lo Spezia che ci sta facendo vivere un sogno, mai avrei pensato che sarebbe successo quando allo stadio “Picco” intonavo in Curva Ferrovia “lo Spezia in Serie A con c…o che ci và”. Eh si perchè, nonostante tutto, allo stadio quando ancora si poteva andare io andavo spessio e mi sono gustato i campionati dalla Lega Pro alla Serie B.

E in quegli anni passati in Curva Ferrovia c’era un tandem offensivo che non ha affatto dimenticato e che è rimasto nel cuore di tutti i tifosi spezzini:

Gli anni di Guidetti e Varriccio sono stati incredibili! Il poster di quella squadra lo tengo ancora: in quel periodo Saverino mi faceva impazzire con giocate incredibile per classe e colpi di genio. Devo dire che la squadra in sé era pazzesca. Senza dubbio quella che mi ha lasciato nel cuore i ricordi più belli.

Lo Spezia in Serie A è stato un sogno realizzato per tutti i tifosi di tutte le generazioni aquilotte. Secondo lei come si sta comportando la squadra di Italiano?

Le aspettative erano basse in quanto la possibilità di fare del mercato erano scarse, avendo finito i playoff a ridosso dell’inizio della nuova stagione di Serie A. Mancavano una trentina di giorni e le avversarie erano ormai già fatte e pronte tra preparazione e mercato. Merito al D.g. Meluso, a mister Italiano e a tutta l’equipe che hanno lavorato bene davvero. Inoltre dopo la cessione delle quote societarie credevo seriamente che avrebbero tirato i remi in barca, ma al momento dico in modo fiero che mi sono sbagliato! Lo Spezia fa davvero un bel calcio, è su tutti i giornali e le radio, ne parlano bene, i presupposti ci sono speriamo di continuare cosi, anche perche allo stadio a vedere “sto Speza” vorrei andarci.

Hai parlato di stadio. Il “Picco” per la prossima stagione in Serie A potrebbe non essere pronto…

Penso che per noi il “modello Ferraris” un po’ per spazi e un po’ per caratteristiche sarebbe perfetto per il nostro contesto. Stadi come l’Olimpico non ti permettono, a mio avviso, di goderti la partita per la troppa distanza che c’è tra la curva e il campo da gioco.

Veniamo al match dell’Olimpico. Che partita sarà?

Una bella partita perché lo Spezia sta facendo vedere davvero un bel calcio: curato nella gestione del pallone e preciso nelle posizioni in campo. D’altro canto la Lazio ormai gioca a memoria, hanno grandi campioni. Ed è bravo anche Simone Inzaghi che, nonostante una rosa molto corta viste le problematiche avute, ha gestito al meglio ogni competizione.

Salvezza dello Spezia o Champions per la Lazio: se potessi averne solo una?

Eh bel dilemma. Sarebbero due bei traguardi entrambi, ma a mani basse dico la salvezza dello Spezia. Ribadisco il concetto che vorrei vedere dal vivo giocare contro la Lazio al “Picco” questo Spezia che ci sta facendo sognare sperando di confermare in pieno la rosa. Sarà ancora dura, ci sarà da lottare in queste ultime dieci giornate di campionato, ma dico con fermazza e convinzione salvezza!

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