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Ristrutturazione Stadi e Centri Sportivi: lo sport scrive a Mario Draghi

Dopo la lettera di dicembre a Conte i vertici di CONI, FIGC e Lega Serie A inviano una specifica missiva al neo capo del Governo. “Serve un riconoscimento apposito nel Recovery Plan”

Investire nelle infrastrutture del “sistema calcio“, leggasi alla voce stadi e centri sportivi, è ormai una priorità acclarata da parte di tutto il mondo del calcio. Dai massimi livelli fino alle categorie inferiori. Non è un caso che prendendo in cosiderazione i 20 club che guadagnano di più a livello europeo 15 di essi hanno uno stadio di proprietà.

Restendo in Italia invece la Juventus è il caso lampante: dopo la costruzione dello stadio di proprietà lo società bianconera ha triplicato gli introiti. Certo ora con la pandemia da Coronavirus e gli stadi senza pubblico è più dura per tutti, ma si capisce come la priorità del prossimo futuro del “sistema calcio” sia quella di investire su stadi e strutture sportive.

Lo hanno bene in mente anche i vertici dello sport italiano che, dopo la missiva dello scorso 19 dicembre indirizzata all’allora Premier Giuseppe Conte, si sono rivolti nuovamente al capo del Governo, questa volta Mario Draghi che attualmente tiene per se la Delega allo Sport. A prendere carta e penna sono stati il presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente della FIGC Gabriele Gravina e Paolo Del Pino come rappresentante della Lega Serie A rinnovando l’appello di investire sulle infrastrutture.

Le infrastrutture sportive nel nostro Paese versano in condizioni decisamente critiche e rappresentano, nei fatti, un freno allo sviluppo e alla crescita del sistema nel suo complesso. Ciò che troviamo però ancora più increscioso, se non addirittura nocivo, è la continua insicurezza sulle procedure in argomento che condiziona e scoraggia qualsiasi investimento nel settore“.

La lettera poi prosegue in questo modo auspicando per il prossimo futuro il coinvolgimento del Governo nella riqualificazione dell’impiantistica sportiva, magari anche attraverso la prossima definizione all’interno del Recovery Plan.

È nostra intenzione coinvolgere il Governo su un piano di riqualificazione dell’impiantistica sportiva, magari anche trovando un riconoscimento specifico nel Recovery Plan di prossima definizione, che consenta all’Italia di avvicinarsi agli standard europei. Una nuova generazione di stadi porterebbe, infatti, vantaggi immediati, soprattutto in termini occupazionali, e sarebbe un grande volano per l’economia del nostro Paese”.

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