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Problema “Picco”: da lunedì il bando per la “Curva Piscina”

Lo stadio dello Spezia dovrà essere portato a 16.000 posti come obbligatorio in Serie A. Tella atteso in città. In caso di salvezza il rischio concreto è quello di disputare una stagione tutta in trasferta

Si parte lunedì prossimo: è questa la data stabilita per il primo bando con manifestazione di interesse per il rifacimento del settore “Curva Piscina” dello stadio “Alberto Picco”.

Sarà questo il primo passo per i lavori di ammodernamento che riguarderanno l’impianto cittadino e che dovranno portare la capienza ai 16.000 posti a sedere obbligatori in Serie A per la prossima stagione.

Ad oggi infatti lo Spezia le sue partite interne al “Picco” in deroga.

Il progetto e la sue fasi

Tre le fasi di ammodernamento del “Picco” secondo la delibera del Comune di Spezia: si partirà, come detto in precedenza, dalla demolizione (e ricostruzione) della Curva Piscina per il costo di 2.712.355 euro

In seguito si passerà alla tribuna con demolizione e realizzazione di una nuova copertura (18.710.115 euro).

I lavori si completeranno poi con la realizzazione della copertura della Curva Ferrovia (4.635.690 euro).

Il costo complessivo di tali opere è stimato quindi in circa 26 milioni di euro: questo secondo il progetto fatto realizzare dal Comune della Spezia dallo studio di architettura Donstop e presentato lo scorso 21 gennaio.

Come riporta Il Secolo XIX il bando, che uscirà a inizio settimana, riguarda soltanto la progettazione della prima parte, quella che è già stata pianificata, progetto in argomento già infatti inserito nel Piano delle Opere Pubbliche 2021 – 2023.

Ma chi paga?

Per queste opere il Comune è disposto a mettere sul piatto 2.712.355 euro. I poco più di 23 milioni di euro rimasti se li dovrà accollare un investitore privato.

E questo aspetto non è di certo secondario: Nishant Tella è atteso in queste ore alla Spezia. L’A.d. aquilotto, dopo uno scambio di mail con il sindaco Peracchini, dovrebbe incontrare il primo cittadino per la questione stadio.

Possibile a questo punto che la famiglia Platek presenti una diversa opzione per la ristrutturazione e ammodernamento dello stadio “Picco”.

Del resto il progetto è stato fatto realizzare dal Comune proprietario dell’immobile, ma se lo stesso municipio si offre di pagare circa un decimo della spesa totale e vorrebbe accollare a un privato (la proprietà dello Spezia in primis) il restante costo delle opere anche i neo proprietari americani della società di via Melara possono indicare la via da seguire per una ristrutturazione magari meno costosa e forse anche più veloce.

Una soluzione va trovata e anche abbastanza in fretta: a fine giugno si devono avere le garanzie totali del finanziamento dell’opera. Non basta infatti procedere di settore in settore per iniziare i lavori.

Spezia sempre in trasferta la prossima stagione?

Anche perchè lo Spezia deve indicare entro il 30 giugno lo stadio in cui vorrà disputare il prossimo campionato e questa volta non vi sarà nessuna deroga al riguardo.

In caso di salvezza le Aquile potrebbero quindi essere costrette a giocare sempre in trasferta il prossimo campionato di Serie A.

Per questo c’è attesa per il confronto tra le parti, ossia il Comune della Spezia e la proprietà americana dello Spezia.

 

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