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Il tecnico dello Spezia prepara la gara alla perfezione: soffoca le fonti di gioco del Milan e difende altissimo. Nessun tiro nello specchio per la capolista. La squadra rossonera non perdeva in trasferta da un anno

Lo Spezia di ieri sera ha letteralmente annichilito la capolista Milan, basti pensare che Provedel in 94′ minuti di gioco non si è dovuto neanche sporcare i guantoni.

La conclusione avversaria, una delle pochissime, più pericolosa è stata un colpo di testa del subentrato Mandzukic uscito sul fondo a pochi minuti dal triplice fischio.

Romagnoli ha affermato che i rossoneri “hanno un po’ sottovalutato l’avversario“, ci scuserà il capitano del Milan, ma noi pensiamo che Italiano e i suoi ragazzi li abbiano semplicemente sovrastati.

Lezione tattica di Italiano

Nel gelo del “Picco” una prestazione perfetta da parte di tutti i reparti guidati in panchina dal proprio condottiero.

Italiano ha preparato benissimo la partita: nel suo solito 4 – 3 – 3 i due esterni d’attacco, Gyasi e l’ex Saponara, erano praticamente dei difensori aggiunti.

In fase di non possesso palla infatti si abbassavano fin sulla linea dei difensori facendo diventare la retroguardia a cinque. Questo ha permesso alla squadra di difendersi più compatta e di disinnescare le micidiali ripartenze di Théo Hernandez, uno dei migliori in Italian nel suo ruolo, e sull’altra corsia di Dalot.

Male il portoghese, chissà Calabria cosa penserà ora di quel giallo cercato contro il Crotone perchè in diffida?

La linea di difesa altissima, praticamente a centrocampo, e il pressing forsennato portato ai portatori di palla avversari ha soffocato le trame di gioco del Milan tanto che Calhanoglu, miglior assistman della stagione in Serie A, non è mai riuscito a innescare un Ibrahimovic stritolato nella morsa tra Ismajli ed Erlic.

La difesa così alta è un rischio calcolato da Italiano, ma contro giocatori come Ibrahimovic o Mandzukic che ormai non fanno della velocità e dello scatto la loro arma migliore è tattica che va a nozze.

Diverso se lo scattante Leao fosse stato in partita, ma su quella corsia il lavoro di Vignali e in ripiegamento di Gyasi è stato provvidenziale per annullarlo.

Estévez ha pressato chiunque gli passasse a tiro e, una volta riconquistata palla, ha subito fatto scattare l’azione da difensiva in offensiva. In questo modo Bennacer e Kessie non hanno mai avuto il tempo di impostare la manovra. In più l’ex Estudiantes si è fatto trovare pronto in avanti piazzando i due assist decisivi.

L’altra mezzala, Maggiore, con gli spazi lasciati liberi per gli inserimenti ha giostrato quasi da seconda punta tanto da trovarsi nel momento giusto al posto giusto per sbloccare la partita.

Per Agudelo seconda prova da “falso nueve” da vero funambolo imprendibile per i difensori avversari. Non ha mai dato punti di riferimento e quando partiva palla al piede saltava uomini come birilli. Emblematica l’azione del primo tempo dove lascia sul posto quattro avversari, ma poi vuole entrare in porta con il pallone e viene fermato da Donnarumma. Kjaer e Romagnoli hanno passato una brutta serata con la sua rapidità e il suo scatto bruciante nei primi metri.

Il giovane colombiano si è anche prodigato in un lavoro di recupero e pressing senza palla: basti pensare che l’azione che porta al gol di Maggiore parte da un pallone da lui sradicato in mezzo al campo.

Infine un plauso va anche a Ricci che in fase di non possesso si è preso “quasi a uomo” Cahlanoglu, mentre quando il pallone era delle Aquile scendeva tra i difensori, che si allargavano per lasciargli spazio, e faceva ripartire l’azione.

In tutto questo il Milan ci ha capito pochissimo e non è mai stato pericoloso.

Il conforto dei numeri

Di questo dominio tattico dicono molto anche i numeri a fine partita.

Alla voce conclusioni i padroni di casa ne hanno tentati 15, la capolista  7.

Ma se si entra nello specifico delle conclusioni a reti i numeri sono tutti delle aquilotti: 5 tiri nello specchio per lo Spezia contro nessuno del Milan nonostante un possesso palla di poco favorevole alla capolista (47% contro 53%).

Spezia che primeggia anche nel conto dei corner (5 – 2) e dei cross effettuati (5 – 2).

Stop esterno dopo un anno

Tutto questo è stato possibile perchè lo Spezia è stato sostenuto anche da una condizione atletica eccellente e perchè in campo, qualsiasi giocatore venga schierato, sa sempre cosa fare alla perfezione.

La sconfitta contro lo Spezia non può quindi essere derubricata con un semplice “abbiamo sottovalutato l’avversario“.

Ieri sera in campo si è vista una squadra sola, portava le maglie bianche ed è al debutto in Serie A con il monte ingaggi più basso di tutto il campionato.

Come se non bastasse mancavano anche alcuni giocatori fondamentali a Italiano a partire dal bomber Nzola.

Il Milan cade così in trasferta dopo poco più di un anno.

La squadra di Pioli non perdeva infatti fuori casa dal 9 febbraio 2020.

Ultima sconfitta patita in un derby di Milano contro l’Inter, ma da ospite.

Ieri sera il derby tra proprietà americane ha avuto un grande maestro, un maestro di Italiano!

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