Quello della squadra di Italiano è un trionfo destinato a fare rumore. Anche in uno stadio silenzioso in cui a rimbombare è stato il vuoto di un’esultanza assente
Ci sono nottate nelle quali quello che sembra impossibile si concretizza. Piano piano, con pazienza e determinazione e magari anche un pizzico di fortuna. Con furore ma senza frenesia. Non è la notte più grande della storia dello Spezia, quella resta assolutamente della del 20 agosto 2020, ma è comunque una notta magica che resterà scolpita nel cuore dei tifosi e dei protagonisti.
Ci sono momenti, nella vita di ognuno, che niente potrà mai cancellare: l’inesorabile trascorrere del tempo, i cambiamenti che ci si trova ad affrontare e i momenti difficili che inevitabilmente capiteranno non saranno mai in grado di far dimenticare quell’esplosione del cuore. È quella che ogni spezzino ha sentito dentro di sé quando l’arbitro Ghersini ha decretato la fine della partita contro la Roma. Lo Spezia batte la Roma è accede ai Quarti di Finale di Coppa Italia scrivendo l’ennesimo capito della propria storia. Vince grazie alle reti di Galabinov, alla doppietta di Saponara e Verde, l’ex enfant prodige del settore giovanile della Roma. E’ anche la vittoria di Vincenzo Italiano, il condottiero, che ha avuto il coraggio di affrontare la squadra di Fonseca stravolgendo la propria formazione.
Notte di sogni, di coppe e di campioni. Come citava Antonello Venditti nella famosa canzone “Notte prima degli esami”, quella di ieri sera è stata per lo Spezia e per La Spezia una vera e propria notte di sogni, di coppe e di campioni, dove la squadra aquilotta ha passato l’esame con 30 e lode.