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Dalla A di arrembante alla Z di Zaccagni: alla scoperta del Verona di Juric

Pregi e difetti dei gialloblu che domenica al “Picco” incroceranno i tacchetti con le Aquile di mister Italiano

Domenica lo Spezia andrà alla ricerca della sua prima storica vittoria in Serie A sul terreno di casa del “Picco” ospitando il Verona. Formazione sicuramente temibile quella gialloblu che sta facendo benissimo fin dalla scorsa stagione e che quest’anno occupa con merito la nona piazza della classifica del massimo campionato.

Andiamo quindi a scoprire i prossimi avversari delle Aquile cercando di evidenziarne punti di forza e punti deboli.

COME GIOCA

Ivan Juric utilizza prevalentemente un 3-4-2-1. In difesa, causa anche i molti infortuni, si varia parecchio, anche se si sono messi in evidenza il polacco Dawidowicz e il un giovane interessantissimo come Lovato che ha attirato su di sé le attenzioni di molte big di Serie A. In porta la certezza è Silvestri. I gradi di titolari sulle fasce spettano a Faraoni e Lazovic, ma visti i tanti problemi (infortuni e Covid) di quest’ultimo la fascia nelle ultime uscite se l’è presa Dimarco, il quale sta mettendo in mostra con grandi prestazioni. In mezzo la qualità di Veloso viene spesso associata alla quantità di un giocatore di movimento. L’esempio classico è quello di Tameze, ma vi sono anche altri giocatori. In attacco, quando è a disposizione, il faro è il grande acquisto Kalinic, mentre alle sue spalle agiscono solitamente Barak e Zaccagni. Kalinic che alla Spezia dovrebbe recuperare almeno per la panchina: a giocarsi il posto da titolare quindi il giovane Ebrima Colley, l’altro giovane Salcedo, più difficilmente Di Carmine dato in partenza da radio mercato o Favilli non ancora al meglio.

IL RENDIMENTO

L’Hellas ha finora racimolato venti punti, frutto di cinque vittorie (di cui una a tavolino con la Roma), altrettanti pareggi e quattro sconfitte. Prima della pausa il Verona è caduto contro l’Inter, ma certamente il k.o. non ha inciso sul morale, sicuramente ancora alto.

IL PUNTO FORTE

Corsa, pressing arrembante, fase difensiva curatissima, distruzione del gioco avversario, ripartenze fulminee: questi i principali punti forti del Verona di Juric, il che la rende un avversario davvero ostico da affrontare un po’ per tutti, anche perché è una squadra che crea parecchio e si rende pericolosa con tanti giocatori.

IL PUNTO DEBOLE

Se è vero che l’Hellas non si risparmia in fase di creazione, è altrettanto vero che non dispone di un vero stoccatore: Kalinic, Favilli e Di Carmine, oltre ad aver passato le ultime settimane in infermeria, non sono certamente attaccanti da quindici gol in Serie A. Altro problema è la “coperta corta”: i tanti infortuni hanno infatti costretto Juric a inventarsi qualcosa un po’ troppo spesso…

IL GIOCATORE DA TEMERE

L’uomo del momento è certamente Mattia Zaccagni: reduce dalla convocazione in Nazionale e dal premio per il miglior giocatore del mese di novembre, finore ha già messo a referto quattro assist e tre gol, oltre ad aver fatto collezionare a un numero incalcolabile di ammonizioni agli avversari. Se c’è un uomo che spicca nello scacchiere di Juric, è senz’altro lui.

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